Non profit

Imprese: troppe disparità nei bilanci sociali

La finalita', la forma, il contenuto e i destinatari del bilancio sociale sono infatti troppo differenti e non costituiscono un utile strumento di confronto

di Gabriella Meroni

Non c’e’ ancora uniformita’ nei bilanci sociali redatti dalle aziende.
E questo non giova alle imprese. La finalita’, la forma, il contenuto e i destinatari del bilancio sociale sono infatti troppo differenti e non costituiscono un utile strumento di confronto.

E la necessita’ di regolamentarli e di renderli accessibili alla collettivita’ e’ stata all’origine di un documento ad hoc, ”I principi di redazione del bilancio sociale: la proposta del Gbs”, presentato oggi a Roma dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (Gbs).
”Questo documento -ha spiegato il Presidente Gbs, Francesco Vermiglio- e’ solo l’inizio di un processo che deve garantire informazioni verificate sull’azienda in modo di potere dare la possibilita’ di valutazione e di scelta a tutti gli attori economici e gli interlocutori del mercato per poi permettere di maturare un giudizio sull’impresa e quindi per l’azienda poter usufruire di un notevole valore aggiunto”.
Nel documento si propone che alla fine di ogni esercizio, come ha sottolineato Vermiglio, ”le imprese mettano a punto un documento in grado di fornire, informazioni qualitative e quantitative sugli effetti delle attivita’ aziendali. Documento che dovra’ essere sottoscritto dagli organi di governo della stessa societa’ che si assumono la responsabilita’ delle informazioni prodotte”.

Il documento, che contiene le linee programmatiche per il futuro, ”ha come destinatari tutti gli interlocutori sociali direttamente o indirettamente coinvolti nell’esercizio delle attivita’, quindi tutti gli stokerolder – i soggetti cioe’ con cui l’azienda entra in contatto – e la collettivita’ in generale”.
Il Bilancio Sociale, ha detto a sua volta il professore Roberto Marziantonio, Presidente dell’Istituto Europeo per il Bilancio Sociale, ”riesce a far emergere e apprezzare un quadro sempre piu’ omogeneo, puntuale, completo e trasparente della complessa interdipendenza tra i fattori economici e quelli socio-politici, connaturati e conseguenti alle scelte d’impresa, stimolando e facendo risaltare la consapevolezza del management nel perseguire con responsabilita’ un efficace ruolo sociale”.

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