Sostenibilità

Imprese, non si gioca col ramino

Il pregiato legno asiatico, oggi raro, è il simbolo di un saccheggio senza fine.Di cui l’italia è spesso complice di Massimiliano Rocco*

di Redazione

Nelle sue molteplici forme e nella diversità di specie e ambienti, le foreste sono un pilastro per la nostra vita, oggi purtroppo minacciato. Le foreste del Madagascar, un tempo rigogliose, rappresentavano la vera ricchezza di quel paese oggi povero, e anche da noi, dove esistevano un tempo le foreste mediterranee, l?avidità umana ha spogliato intere montagne. Esperienze negative che poco però hanno insegnato all?uomo, che oggi sta infliggendo ferite sempre più profonde agli ultimi polmoni verdi del nostro pianeta. Il dibattito mondiale sulle foreste è cominciato negli anni 70, eppure la distruzione delle foreste è continuata a un ritmo a volte crescente, per portare ricchezze e legname sui nostri ricchi e opulenti mercati. L?Europa è oggi un importante, se non il più importante, mercato al mondo per il commercio e il transito di ogni tipo di legname, in particolare per quello di origine tropicale. Negli ultimi anni il mercato si è assestato su una media di 6 milioni di metri cubi annui, di cui il 51,9% è rappresentato da legname proveniente dall?Africa, il 26,0% dal Sudamerica, il 22,6% dall?Asia. Se poi approfondiamo, vediamo come questo mercato sia retto (per il 78%) da soli 6 paesi, ricchissimi di biodiversità: Brasile, Camerun, Gabon, Indonesia, Malesia e Costa d?Avorio, che stanno ancora vivendo disastri ambientali inimmaginabili. Le foreste atlantiche del Sudamerica che un tempo si estendevano dal Brasile all?Argentina, per milioni di ettari, oggi sono ridotte a pochi, piccoli e sempre più accerchiati fazzoletti, dove cercano di sopravvivere specie uniche come le scimmiette leonine, il murichi, gli amazzoni (genere sudamericano di pappagalli). Nelle foreste amazzoniche per anni il mogano è stato il re dei legnami, da procurarsi in ogni modo. In America centrale si calcola che le popolazioni presenti siano state ridotte di oltre il 70% dal 1950, e in paesi come El Salvador e il Costa Rica la specie è data per commercialmente estinta. Anche vaste aree di Colombia, Brasile, Bolivia e Ecuador hanno popolazioni troppo ridotte per essere sfruttabili commercialmente, eppure l?industria del legname illegale continua. Si ritiene che la deforestazione abbia ridotto l?areale di distribuzione del mogano di oltre il 60% in America centrale e del 30% in Sudamerica, e laddove ancora si rinviene, la densità è bassa (0,025-2 alberi adulti per ettaro). Non solo: il diametro dei tronchi è diminuito, indizio certo di scarsità. Su un territorio immenso, nel cuore dell?Africa tropicale, di difficile controllo politico e amministrativo, opera l?industria del legname. La Pericopsis elata (afrormosia il nome comune) è una delle specie più ricercate, esportata verso i nostri mercati, dove nell?ultimo decennio arrivava il 68,6% del volume mondiale commerciato annualmente. L?Italia è il maggior importatore europeo, seguito da Belgio e Francia. Dalle foreste dell?Asia, un tempo stese dalla Thailandia alla penisola malacca, sulle lussureggianti isole di Sumatra e del Borneo, proviene il famoso e sempre più raro ramino. Milioni di ettari di foresta sono caduti sotto le ruspe delle ditte impegnate nella caccia a questa pianta che annovera 31 specie, alcune delle quali ricercatissime, e che sono state per anni oggetto di un commercio ai limiti della legalità. I tagliatori di legname minacciano aree protette rifugio di tigri e oranghi, sottraendo loro spazio vitale e risorse alimentari, e aprendo la strada a bracconieri e mercanti di animali. Anche in questo caso il nostro paese non può nascondere le sue responsabilità: oltre il 70% del ramino importato in Europa segue la strada dell?Italia, che in soli sei mesi nel 2001 ha importato oltre 6.800 metri cubi di legname da Malesia, Indonesia e Cina, giusto 6.000 metri cubi in più rispetto al secondo importatore europeo, l?Olanda. E se il mercato globale di legname è immenso, poco è stato fatto in termini di risposte politiche, programmatiche e di impegni a livello internazionale. Se da decenni si parla di una Convenzione o trattato internazionale sulle foreste, all?atto pratico le risposte sono poche e inadeguate. La certificazione forestale, utilissima, rimane su un piano volontario, condizionato più dalla risposta dei consumatori che dalla volontà di frenare la distruzione. Anche la discussione europea sul Flegt, un piano d?azione per l?applicazione delle leggi del commercio nel settore forestale, è oggi più un invito che un impegno comunitario. In questa situazione stati come la Gran Bretagna o l?Olanda si stanno muovendo. Se oggi il ramino è più protetto si deve a Gran Bretagna e Indonesia. Intanto nei nostri porti continuano ad arrivare milioni di metri cubi di legname tropicale, un traffico che non sembra volersi fermare neppure davanti all?evidenza. Resp. Ufficio Specie e Traffic WWF Italia APPUNTAMENTI il wwf e le imprese Dalla prossima estate tutti i paesi dell?Unione europea dovranno applicare due direttive sulla riduzione delle sostanze pericolose e sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Per questo motivo il consorzio Ecoqual?It (Consorzio nazionale qualità uso smaltimento apparecchiature It) e il consorzio Certo (Consorzio nazionale ecotrattamento rifiuto elettronico) organizzano la prima edizione della Fiera Sep Tronic, che si terrà a Padova dal 21 al 23 Aprile prossimo. Il Forum delle soluzioni Raee e RoHS sarà in grado di offrire vie di uscita concrete al problema della gestione dei ?rifiuti ad alta tecnologia? e della progettazione-produzione ecocompatibile di nuove apparecchiature elettriche ed elettroniche. Altro appuntamento: a Bologna, dal 9 all?11 giugno 2005 si terrà Inprinting, la mostra-convegno dedicata alla gestione del ciclo di vita del documento promossa da Asso.It (Associazione fornitori apparecchiature It) punto di riferimento per chi opera nel settore della gestione documentale, delle arti grafiche, della stampa digitale, della business communication, dell’office printing e dell’imaging. Il WWF Italia sarà presente a entrmabi questi eventi per promuovere una delle sue iniziative più recenti, il club Imprese per la natura. Info: http://www.wwf.it/aziende/club/


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