Economia

Imprese e famiglie, le iniziative delle Casse rurali sul territorio

Viaggio nelle buone pratiche creditizie messe in campo per arginare la crisi

di Redazione

Alto Garda, Anaunia,
Bassa Valsugana, Giudicarie Valsabbia Paganella, Rovereto, Aldeno e Cadine:
piccole realtà, ma sempre in rete e strutturate
in modo da saper dare risposte tempestiveIl viaggio attraverso le risposte alla crisi che i singoli istituti hanno messo a disposizione delle loro comunità di riferimento, può cominciare dalle rive dell’Alto Garda la cui Cassa Rurale ha messo a punto iniziative per le piccole e medie imprese (superano i 6 milioni i finanziamenti erogati) e per le famiglie. Per andare incontro alle difficoltà di queste ultime, ad esempio, è stata introdotta la possibilità di sospendere temporaneamente il pagamento delle rate scadute e di ristrutturare il mutuo erogato (intervenendo sulla sua durata affinché l’importo della rata sia in linea con le ridotte disponibilità). Se volete meno diretto (ma decisamente strutturale) l’appoggio della Alto Garda ai centri di ascolto e di solidarietà operanti sul territorio: sostenendoli, la Cassa Rurale contribuisce a far sì che gli osservatori privilegiati siano sempre più capaci di cogliere le richieste di aiuto.
Dal canto suo, la Cassa Rurale d’Anaunia ha messo a disposizione di soci e clienti un milione di euro per fronteggiare la crisi economica. Obiettivo è sostenere le persone licenziate, messe in mobilità, poste in cassa integrazione, che non percepiscono lo stipendio da almeno due mesi a causa di difficoltà del datore di lavoro, o a lavoratori autonomi che, a seguito della crisi, abbiano cessato l’attività o ridotto i ricavi in misura tale da non poter più sostenere gli impegni personali e familiari. A loro beneficio saranno sospesi i pagamenti della quota capitale delle rate di eventuali prestiti destinati ad acquisto o ristrutturazione dell’abitazione per gli anni 2009 e 2010. Sono inoltre previsti eventuali prestiti a tasso agevolato senza pagamento di interessi (massimo 10mila euro) per il periodo in cui la famiglia subisca una riduzione del reddito o al massimo fino a tutto il 2010.
Analoghi interventi ha messo a punto la Cassa Rurale della Bassa Valsugana che ha stanziato un fondo più contenuto (500mila euro) ma con le stesse finalità. L’istituto offre anche la possibilità di finanziamenti agevolati, fino a 5mila euro, rimborsabili in 5 anni con prima rata a due anni dopo la data di erogazione, a tasso e spese zero. Il finanziamento dovrà essere utilizzato per far fronte a esigenze familiari urgenti (ad esempio cure mediche o spese inderogabili per la casa) o per consentire a un componente del nucleo familiare di proseguire gli studi.
«Mutuo respiro» – un nome che è un programma – si chiama invece lo strumento messo a punto dalla Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella. Un mutuo ipotecario o chirografario per le imprese in temporanea difficoltà (importo massimo 250mila euro, 2 anni di preammortamento a tasso fisso + 10 di ammortamento a tasso variabile). Sul fronte lavoratori in attesa dell’Inps, la Cassa Rurale ha aderito a un accordo con la Provincia di Brescia (per anticipare la cassa integrazione con un finanziamento a zero tasso e zero spese).
Attenta al suo territorio la Cassa Rurale Rabbi e Caldes, oltre a iniziative anticrisi, è intervenuta in maniera decisa con contributi sul settore zootecnico che nella sua zona ha subito una particolare epidemia di tbc. Sono state deliberate favorevolmente tutte le pratiche relative alla legge speciale «Riassetto finanziario» della Provincia autonoma del Trentino e sono stati sospesi i pagamenti delle rate capitale dei mutui incassando solo gli interessi per quelle aziende che avevano particolari e momentanee difficoltà.
Non mancano esempi di collaborazione proficua.di La Cassa Rurale di Rovereto e la Cassa Rurale Aldeno e Cadine stanno avviando, insieme alla Caritas, uno sperimentale progetto di credito solidale per aiutare chi si trova in situazioni non tutelate. Le pratiche saranno “istruite” sulla base delle informazioni fornite dai centri d’ascolto di Trento e Rovereto; le richieste di finanziamento saranno indirizzate a ciascun istituto secondo un criterio di competenza territoriale; alle casse spetterà, in via insindacabile, la concessione del finanziamento (tra 500 e 3mila euro, per 36 mesi a tasso fisso).
Infine, la Cassa Rurale di Rovereto, assieme al Comune e al Comprensorio della Val Lagarina, partecipa alla gestione del servizio di erogazione dei prestiti sull’onore a famiglie e persone in temporanea e grave difficoltà finanziaria (importi da mille a 10mila euro, durata massima 60 mesi, tasso fisso).


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