Economia

Imprese, crollo di fiducia

La decima edizione dell'Edelman Trust Barometer rivela il crollo di credibilità delle grandi aziende

di Redazione

Mentre il World Economic Forum (Forum Mondiale dell’Economia) si apre a Davos, un’inchiesta sostiene che la fiducia nei leader del business tocca il minimo storico. È quanto rivela la decima edizione dell’Edelman Trust Barometer (Barometro Edelman della Fiducia), un’inchiesta/sondaggio che ha coinvolto quasi 4500 «persone dell’elite che incidono sull’opinione pubblica» provenienti da 20 Paesi e che misura la credibilità del settore privato, di ong, di governi e istituzioni. Lo studio  sarà presentato nelle prossime ore proprio a Davos.

Secondo il report, un incredibile due terzi (62%) delle persone intervistate da Edelman – tutte istruite, ben retribuite e impegnate, tra i 25 e i 64 anni – afferma di fidarsi delle aziende meno quest’anno dell’anno scorso. Inoltre, sia negli Stati Uniti che in Giappone più del 75% ha detto di avere perso fiducia nel business nel corso dei passati 12 mesi, mentre solo il 38% degli intervistati americani ha detto di nutrire realmente fiducia del business, il 20% in meno dei risultati dell’inchiesta dell’anno scorso. La situazione non è migliore nell’Europa Occidentale, dove la Gran Bretagna, la Francia e la Germania hanno visto la fiducia nel settore bancario diminuire dal 41% al 27% in un solo anno. Quindi probabilmente l’esercito dei duemila business leader, politici, candidati e giornalisti che si incontrano al World Economic Forum, che «si preannuncia come uno dei più importanti eventi nella storia del Forum», dovrà dare molte risposte.

Tuttavia ci sono dei segnali incoraggianti. Specialmente per quanto riguarda la società civile, che è stata dipinta dal Trust Barometer come «la nuova influenzatrice». Nel passato solo gli attivisti più convinti boicottavano i prodotti di una società di cui non si fidavano; oggi il 77% degli intervistati ha detto a colleghi e amici di avere «criticato i prodotti e i servizi di un business di cui non si fidava», secondo il Financial Times. Notizie migliori arrivano dalla Gran Bretagna, dove i sondaggi dell’anno scorso hanno rivelato che la fiducia nei confronti delle ong è aumentata rapidamente, passando dal dal 41% al 53%: oggi le ong sono l’istituzione di cui ci si fida di più a livello globale con il 54% degli intervistati che dice di «aver fiducia che loro facciano ciò che è giusto».

Come faranno i leader che si incontrano a Davos ad affrontare una tale crisi di fiducia? Secondo Richard Edelman, amministratore delegato della società che ha commissionato l’inchiesta, le tematiche principali che dovranno discutere includono «mutual social responsibility», «sacrificio condiviso» e «diplomazia del settore privato».


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