Leggi

Impresa sociale, traguardo vicino

Mancano i decreti attuativi. Ma il consenso attorno al provvedimento lascia pensare che ci si possa arrivare entro la legislatura. Ed ora ecco che cosa cambierà.

di Francesco Agresti

La tanto attesa svolta sembra ormai imminente: tra non molto la legge sull?impresa sociale dovrebbe essere accolta nel nostro ordinamento. A tre anni dall?approvazione del ddl da parte del Consiglio dei ministri, sta dunque per fare il suo ingresso non solo una nuova forma giuridica, ma una vera innovazione che cambia il modo di fare impresa.
In base alla nuova definizione, imprenditore non è solo chi svolge un?attività economica per ottenerne un profitto, ma anche chi intende perseguire finalità di interesse generale. Un?affermazione che produce due ordini di conseguenze: la prima, che non occorrerà più essere cooperative sociali per svolgere un?attività imprenditoriale di interesse generale; la seconda, che le cooperative sociali potranno non limitarsi più a lavorare in settori (recinti?) ben definiti (i servizi alla persona), ma potranno spaziare in tutte le aree di produzione di beni comuni.
Attorno al testo si è creato un ottimo consenso, per cui non è azzardato ipotizzare che entro la legislatura possa diventare realtà. Anzi, a tramutare l?ipotesi in programma ci pensa, con SocialJob, il relatore del provvedimento al Senato, Luigi Bobbio (An), che si spinge a promettere l?approvazione definitiva dei decreti delegati entro le elezioni politiche del 2006.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.