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Impresa sociale: per Federsolidarietà testo confuso
Così Franco Marzocchi, presidente di Federsolidarieta'-Confcooperative commenta il provvedimento sulle imprese sociali messo a punto dal ministro Maroni
di Redazione
Il testo di ddl sull’impresa sociale ”non fa chiarezza e crea confusione. Spero che sia solo un punto di partenza”. Così Franco Marzocchi, presidente di Federsolidarieta’-Confcooperative commenta il provvedimento sulle imprese sociali messo a punto dal ministro Maroni, dicendosi, in particolare, ”meravigliato” perché le intenzioni espresse dal ministro andavano verso tutt’altra direzione. ”Così com’e’ questo testo – ha detto – e’ un grosso passo indietro rispetto a quello a cui era giunto il ministro insieme al Forum del terzo settore. Il problema di fondo, che e’ anche l’unico nodo, e’ che non si prevede la netta separazione e distinzione fra imprese ed enti pubblici nella partecipazione di imprese sociali. L’impresa sociale – ha aggiunto – deve essere un soggetto non profit, non può essere controllato da un’impresa che fa profit. E’ un atto di chiarezza e di trasparenza che va garantita al nuovo soggetto”. A suo avviso, a questo punto si prefigura l’uso strumentale dell’impresa sociale da parte del mondo profit e quindi una ”concorrenza sleale”. Marzocchi ha anche sottolineato: ”E’ un testo che mi meraviglia perché il ministro Maroni si era sempre espresso a favore di questa trasparenza e contro la strumentalizzazione. Vorrei sapere che cosa gli ha fatto cambiare idea e vorrei capire se deve cedere ad una linea che aveva invece tenuto, in modo apprezzabile, nei mesi scorsi. Maroni era stato sempre chiaro e coerente. Certo, questo testo – ha concluso Marzocchi – non va nella direzione giusta. Noi comunque siamo sempre pronti a ragionare”.
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