L’approvazione del disegno di legge sull’impresa sociale da parte del consiglio dei ministri di oggi e’ un primo passo nella giusta direzione, secondo Confcooperative. Al dibattito parlamentare sono comunque demandate questioni importanti da analizzare con attenzione, come le varie osservazioni sollevate dalle Regioni particolarmente rilevanti alla luce delle varie riforme federaliste in atto. E’ indispensabile che il testo di legge venga perfezionato nel definire nel modo piu’ chiaro e puntuale possibile il concetto di ‘impresa sociale’ e la struttura che dovra’ assumere. “L’idea di impresa sociale dipende in ultima istanza dal modello di stato sociale che pensiamo per il nostro paese”, dichiara Franco Marzocchi, presidente di Federsolidarieta’, che raduna le cooperative sociali di Confcooperative. “L’impresa sociale va pensata in funzione di un mercato sociale regolato ed e’ pertanto necessario definire i rapporti che questa nuova realta’ dovra’ intrattenere con il mondo profit da un lato e con il mondo del volontariato dall’altro”. Il dibattito parlamentare dovra’ dunque fare chiarezza sui ruoli che potranno assumere i protagonisti del mercato sociale, al fine di realizzare azioni sinergiche che permettano all’impresa sociale di essere un vero motore del mercato sociale italiano.
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