Impresa sociale: Maroni, interesse per proposta Nova Spes

L?impresa sociale nella sua accezione più ampia e come punto di incontro tra istanze economicistiche e solidali, è stato al centro dei lavori del convegno organizzato oggi a Roma dalla Fondazione internazionale Nova Spes. «Accolgo con piacere questa prima bozza di proposta di regolamentazione della impresa sociale formulata dal Comitato Scientifico della Fondazione Nova Spes, – ha dichiarato il ministro del Welfare Roberto Maroni – che segue le indicazioni della legge delega del Governo che deve disciplinare tali attività. La proposta di allargare il concetto di impresa sociale a quello di impresa civile pare essere più consona a rappresentare le modalità organizzative in cui sono coinvolti molti e diversificati soggetti portatori di interessi e in settori come la scuola, l?università, gli ospedali, i musei». «Per favorire lo sviluppo dell?economia civile nel nostro Paese ? sottolinea Stefano Zamagni, docente di Economia politica all?università di Bologna e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Nova Spes ? è indispensabile prevedere un nuovo tipo di impresa, di società: quella sociale, da introdurre modificando l?articolo 2247 del Codice Civile, aggiungendo alla finalità tipica dell?impresa capitalista, la distribuzione degli utili, anche ?il perseguimento di finalità di utilità sociale o di interesse collettivo?. Nel nostro Paese c?è, e ci sarà sempre più bisogno, di imprese sociali e civili se si vogliono cercare i modi di civilizzare la competizione, per superare quella versione polemologica del mercato, che a fronte di costi sociali inaccettabili, non riesce a soddisfare neppure i canoni della stessa razionalità economica. E? più conveniente organizzare il processo economico chiamando la società civile a cooperarvi fattivamente che non assegnandole mere funzioni residuali o di mera advocacy» Info: Fondazione Nova Spes