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Impresa sociale: il ddl approda al Consiglio dei ministri
Il ddl é stato presentato oggi in preconsiglio dei ministri e potrebbe approdare al tavolo del prossimo consiglio dei ministri
di Redazione
Le imprese sociali non potranno redistribuire gli utili, ma dovranno reimpiegarli nel loro stesso campo di intervento. Né potranno essere controllate da enti pubblici o imprese profit. Sono alcuni dei punti del disegno di legge sul riordino delle imprese sociali messo a punto dal ministero del Welfare. Il ddl, ha reso noto il sottosegretario al welfare Grazia Sestini, é stato presentato oggi in preconsiglio dei ministri e potrebbe approdare al tavolo del prossimo consiglio dei ministri. Si tratta di una legge delega sul riordino dell’impresa sociale, un passo importante, ha commentato il sottosegretario: ”Per la prima volta in Italia si mette a punto una legge sull’impresa sociale, che sostituira’ i numerosi regolamenti esistenti oggi”. Decreti successivi, ha precisato, definiranno quali saranno i campi d?intervento, che dovrebbero però comprendere i settori ‘tradizionali’ quali l’assistenza, la sanita’, l’educazione, i beni culturali ed ambientali. Ma cosa prevede il provvedimento? Innanzitutto, ha spiegato Sestini, l’impresa non potrà redistribuire gli utili. Al momento di un’eventuale cessione, inoltre, l’impresa sociale dovrà devolvere i propri beni ad altre imprese sociali. Il disegno di legge stabilisce anche che l’impresa sociale non può essere controllata da enti pubblici e da imprese profit, ma questi soggetti possono comunque parteciparvi.
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