Economia

Impresa sociale, Giovannini: «Decisivo il semestre europeo»

Il ministro del Lavoro a Strasburgo in occasione del Social Entrepreneurship Have your Say: «Dovremo usare il nostro semestre per porre le priorità del settore a livello europeo. Con la sua lunghissima tradizione di economia sociale, l’Italia può dare un contributo fondamentale al suo riconoscimento in Europa»

di Ottavia Spaggiari

da Strasburgo

“Il semestre italiano di presidenza europea sarà decisivo per il futuro dell’impresa sociale non solo nel nostro paese, ma in tutta l’ Europa.” Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini, ha parlato chiaro a Strasburgo, in occasione della due giorni di conferenze e workshop dedicate al social business, Social Entrepreneurship Have your Say.

Secondo il ministro, il semestre italiano, durante il quale si inizierà a lavorare anche sulla mid-term review del 2015 per gli obiettivi della strategia Europa 2020, sarà un’occasione per confermare gli sforzi fatti per spingere il settore nel cuore dell’agenda e pensare ai cambiamenti necessari. “Dovremo usare il nostro semestre per porre le priorità del settore a livello europeo. Con la sua lunghissima tradizione di economia sociale, l’Italia può dare un contributo fondamentale al suo riconoscimento in Europa.”

Un riconoscimento guadagnato faticosamente negli ultimi anni e sancito dall’inclusione nei fondi strutturali, una cosa impensabile fino a pochi anni fa come hanno ricordato durante l’evento anche la parlamentare europea Patrizia Toia e Luca Jahier, Presidente del III Gruppo del CESE, che ha sottolineato il ruolo da protagonisti che devono giocare i Paesi dell’Unione. “Se le aperture al settore degli ultimi anni non troveranno corrispondenza negli stati membri, si rischia che l’enorme lavoro fatto fino ad ora sia vanificato. Questa legislatura ha dimostrato grande attenzione al settore, ma non è detto che la  legislatura futura faccia lo stesso. Per questo è fondamentale lavorare perchè l’impresa sociale sia tra le priorità nell’agenda dei prossimi cinque anni.”

Le sfide del social business europeo rimangono importanti. Oltre all’accesso al credito, ricordato giovedì dal Commissario Michel Barnier come uno dei temi più delicati da affrontare, il Ministro Giovannini ha sottolineato la necessità di trovare al più presto modelli di misurazione dell’impatto e delle performance dell’impresa sociale che siano comuni tra i diversi stati membri, e che riescano a rispettare le peculiarità del settore a livello europeo.

Oltre ai lavori già in atto per la modifica della legge sull’impresa sociale, guardando all’Italia, secondo Giovannini, un’occasione per il settore sarà rappresentata dal piano per l’occupazione giovanile “Garanzia Giovani”, finanziato con 1,2 miliardi tra fondi europei e nazionali nel biennio 2014-2015. “Stiamo lavorando con 59 associazioni per sviluppare convenzioni bilaterali in grado ottimizzare i fondi gestiti dalle regioni. Il piano potrà essere una grande occasione di visibilità per il settore”. Ha affermato il ministro, parlando poi della proposta di includere l’impresa sociale tra le aree d’interesse dei progetti di orientamento  per le scuole medie superiori. “Si tratta di costruire un progetto culturale e per farlo c’è bisogno dell’aiuto degli imprenditori sociali.”
 

 

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