Economia

Impresa sociale fa rima con innovazione

la percentuale di innovatori sociali nel 2011 è cresciuto di 4,3 punti, passando dall’88,5% al 92,8%. I dati del VI rapporto dell’Osservatorio Isnet

di Redazione

 

Le imprese sociali stanno vivendo oggi una delle fasi più difficili e insieme più interessanti della loro esistenza. 
Secondo i dati del VI rapporto dell’Osservatorio Isnet sull’impresa sociale, presentato all’inizio della prima giornata della X edizione del Workshop nazionale sull’Impresa Sociale di Iris Network da Laura Bongiovanni (Presidente dell’Associazione Isnet) e realizzato con il supporto scientifico di AICCON – Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit, cresce infatti la quota di imprese sociali che si percepisce in fase critica: dal 15,3% al 39,3% nel quinquennio 2007-2011 (la percentuale di imprese che dichiarano di essere in crescita è diminuita nello stesso periodo di circa 20 punti). A fronte di questo dato, la percentuale di innovatori sociali nel 2011 è cresciuto di 4,3 punti, passando dall’88,5% al 92,8%. 
 
Oltre 400 imprenditori sociali e aspiranti tali provenienti da tutta Italia si sono dunque riuniti a Riva del Garda (TN) in occasione del Workshop Nazionale sull’Impresa Sociale organizzato da Iris Network – l’appuntamento annuale di confronto sulle tendenze dell’impresa sociale in Italia, giunto ormai alla X edizione –  per discutere e confrontarsi su questo tema e sul ruolo che l’innovazione ha e può avere nel far fronte a nuovi bisogni e alla diminuzione delle risorse.
 
La sessione plenaria di apertura al Workshop, dedicata al tema “Una nuova stagione di politiche: gli imprenditori sociali incontrano gli esperti europei”, è stata avviata dalla relazione di Carlo Borzaga (Presidente di Iris Network) che, riprendendo i dati del secondo Rapporto sull’impresa sociale di Iris Network, ha evidenziato le prospettive e i punti di criticità dello sviluppo di questo fenomeno nel nostro paese.
La sessione ha dunque approfondito i contenuti e le ricadute dell’“Iniziativa per l’imprenditoria sociale” della Commissione Europea: dopo la relazione di Massimo Baldinato (Gabinetto del Vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani) sulle politiche europee per l’impresa sociale, si è entrati nel vivo del dibattito con una tavola rotonda che ha coinvolto alcuni autorevoli rappresentanti delle istituzioni comunitarie e del Geces: Jonathan Bland (Social Business International), Marco Morganti (AD Banca Prossima, gruppo Intesa San Paolo), Giuseppe Guerini (presidente Federsolidarietà / Confcooperative), Filippo Addarii (Euclid Network).
 
Le due giornate di lavoro a Riva continueranno con le 9 sessioni parallele durante le quali verranno presentate oltre 50 best practices, grazie alle quali i partecipanti avranno la possibilità di conoscere e mettere a confronto le molteplici esperienze di imprenditorialità sociale che hanno avviato concrete azioni di innovazione di prodotto e di processo, che coinvolgono i modelli di business, le reti di collaborazione e le competenze degli imprenditori sociali.
 
La sessione plenaria “Impresa sociale e innovazione sociale. Un rapporto non scontato” concluderà il Workshop nel pomeriggio di venerdì 14 settembre, approfondendo il rapporto tra impresa sociale e innovazione alla luce dei risultati di un’indagine nazionale che verrà presentata da Luca Fazzi (Università degli Studi di Trento).
 
Tutti i materiali del Workshop – relazioni, commenti, video interviste – saranno a breve disponibili sul sito www.irisnetwork.it  e confluiranno anche nella piattaforma TIMU della fondazione Ahref. 
 

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