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Impresa sociale: approvato il decreto attuativo
"Grazie a questo decreto - sottolinea il sottosegretario Sestini - possiamo dare attuazione a quella che rappresenta una vera e propria ''rivoluzione'' nell'ordinamento italiano"
Approvato stamani in Consiglio dei Ministri il testo del decreto legislativo attuativo della legge delega sull’impresa sociale. Ne danno notizia esprimendo grande soddisfazione il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Roberto Maroni, ed il sottosegretario Grazia Sestini, che ha la delega alle politiche sociali. La bozza presentata da Maroni e’ stata approvata senza modifiche dal Consiglio dei Ministri.
“Grazie a questo decreto – sottolinea il sottosegretario Sestini – possiamo dare attuazione a quella che rappresenta una vera e propria ”rivoluzione” nell’ordinamento italiano, ossia la nascita di un nuovo soggetto giuridico, l’impresa sociale, che si differenzia dalle imprese commerciali ma anche dal settore non profit tradizionale. L’impresa sociale sara’ in grado di coniugare l’attivita’ economica, con tanto di iscrizione alla Camera di Commercio, con la finalita’ sociale, dedicandosi senza scopo di lucro alla produzione di beni e servizi di utilita’ sociale. Da questa attivita’ dovra’ ottenere oltre il 70% dei ricavi. Sara’ inoltre riconosciuta come impresa sociale quella che assumera’ per almeno il 30% persone svantaggiate o disabili”.
“Il testo del decreto – annuncia Sestini – andra’ ora in Conferenza Stato-Regioni e nelle commissioni parlamentari competenti per i pareri del caso. Poi tornera’ in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva, prima di essere promulgato dal Presidente della Repubblica”.
”Intendo esprimere, anche a nome del Ministro Maroni – sottolinea il sottosegretario al Welfare – il nostro ringraziamento per tutti coloro i quali, a livello diverso, hanno collaborato alla stesura del testo, sia sul fronte delle istituzioni, sia come esperti, sia in rappresentanza del terzo settore. Il decreto e’ frutto – aggiunge Sestini – di un dialogo continuo e proficuo con le parti sociali, che continuera’ allargandosi anche alle Regioni e al Parlamento. Naturalmente sono fiduciosa che in Parlamento il lavoro continuera’ secondo il medesimo iter condiviso che ha caratterizzato l’approvazione della delega, portandoci al piu’ presto all’approvazione definitiva, nella consapevolezza che stiamo rendendo un servizio ad una delle componenti piu’ dinamiche e creative del nostro Paese”.
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