Welfare

Impresa e persona, dibattito al Meeting di Rimini

Tra capitale umano e bilanci sociali: il futuro di impresa e persona

di Antonietta Nembri

da Rimini Innovazione ed eccellenza, le due sfide sulle quali si devono misurare persone e imprese sono state al centro di un incontro oggi al Meeting di Rimini. E per raccontare come queste siano influenzate dalla singola persona sono i temi al centro dell?incontro ?Impresa e persona? che ha avuto come protagonisti Fasto Marchionni, amministratore delegato Fondiaria Sai; Umberto Paolucci, vice presidente Microsoft Corporation e senior chairman di Microsoft Europe Middle East Africa e Andrea Pontremoli, presidente di Ibm Italia e il sociologo Aldo Bonomi. Se per Marchionni il capitale umano è fondamentale perché nella fusione tra Fondiaria e Sai si è stati particolarmente attenti alla risorsa umana ?senza persone non si va da nessuna parte: un prodotto lo si fa in sei mesi, un rete di vendita la si crea in 20 anni?. Ha ricordato come sia difficile trovare una definizione degli intangibles assets, ?quelli che si contemplano nei bilanci sociali e che comprendono le risorse umane?. Insomma per un?assicurazione la rete di vendita può essere paragonata ai macchinari di un?impresa metalmeccanica. ?Cambiare il mondo in meglio? è questa per Paolucci di Microsoft la sfida che attende ogni uomo e la tecnologia ha un ruolo fondamentale in questo, ma la tecnologia non deve essere staccata dall?umanesimo, deve essere per l?uomo, a sua misura. Umberto Paolucci ha poi tracciato un elenco dei ?saperi? necessari dal saper valorizzare la diversità al saper cercare quello che unisce, saper donare e ricevere come, fondamentale saper essere per saper esserci. L?eccellenza, ha ricordato Pontremoli, è fare quello che fanno tutti un po? meglio, mentre l?innovazione è fare qualcosa che gli altri non fanno. Ma inventare qualcosa è un fenomeno di pochi. L?invenzione diventa innovazione quando tutti ne usano. Il presidente di Ibm Italia ha osservato come in 80 anni i valori base siamo rimasti gli stessi dei fondatori, in più ha ricordato come una delle capacità dell?azienda è stata quella di aggregare comunità. Aldo Bonomi, da parte sua ha sottolineato come il cambiamento cui si sta assistendo per cui alle imprese più che il curriculum o la laurea, interessa la biografia di una persona. Ma, ha messo sull?avviso, occorre anche considerare che non c?è una sola forma di globalizzazione, ci sono parti del mondo dove non si lavora per comunicare, ma il lavoro è ?fabbricare? o dove vince la comunità di sopravvivenza. Se il bilancio sociale è una cosa importante e viene visto come la risposta a una tesi che afferma come il capitalismo sia incapace di riformare se stesso non va dimenticato, ha detto ancora Bonomi che ci sono pure posizioni critiche che vedono una risposta nel concetto di ?decrescita?. In futuro cambieranno anche le forme di negoziazione che comprenderanno anche il ?senso del lavoro? e non solo il rapporto tempo guadagno. ?Occorre tener conto delle esigenze di senso e di identificazione della persona?. Non c?è un?unica conclusione si va dalla responsabilità allargata che Marchionni vede applicata dall?azienda verso la persona (clienti collaboratori, ecc.) e che ha portato a un bilancio sociale rettificato, al ?sapere imparare? che viene chiesto ai giovani e alla Service science, la scienza dei servizi come nuova branca di studi ricordata dal presidente di Ibm Italia. Da parte sua Paolucci ha puntato l?attenzione sulla soddisfazione dei dipendenti Microsoft e sull?investimento dell?azienda sulla trasparenza e la formazione. Bonomi ha guardato alla nuova Europa e al tipo di capitalismo che porta avanti:quello del territorio che ha molto da dire alle imprese che vendono servizi.


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