Welfare

Imprenditore di Hong Kong rischia pena di morte

Fides ha denunciato anche un altro caso, quello di un pastore protestante condannato a morte con l'accusa di essere il leader di un ''culto malvagio''

di Paolo Manzo

Un imprenditore di Hong Kong è stato arrestato nel maggio scorso e sarà processato sabato prossimo con l’accusa di aver portato di nascosto in Cina bibbie.

Lo ha riferito oggi il quotidiano di Hong Kong, ”South China Morning Post”, aggiungendo che il caso ha già provocato una protesta da parte del presidente americano George Bush che ha espresso profonda preoccupazione per la sorte dell’imprenditore al ministero degli esteri cinese, attraverso i canali diplomatici.

Rischia la pena di morte Li Guangqiang, 38 anni, arrestato insieme ad altri due cinesi accusati di complicità per aver trafugato 16.280 bibbie, acquistate da fedeli americani, nella città di Fuqing, nel Fujian, lo scorso anno.

Li è accusato inoltre di aver portato nella stessa città altre 16.800 volumi da Hong Kong. I tre sono membri di un movimento evangelico considerato clandestino in Cina, chiamato ”Urlatori”, perché gridano la propria devozione a Gesù. Il movimento ha circa 500mila seguaci in Cina ed il governo cinese lo ha definito una setta satanica con cui i tre intendevano minare lo Stato di diritto.

La moglie di Li, che vive in Cina, ha riferito al quotidiano che il marito è innocente: ”Lo scopo del suo viaggio era solo quello di incontrarmi per organizzare il nostro pranzo di nozze. Non ha fatto nulla di male e spero che torni a casa al più presto”.

La donna ha raccontato di aver saputo dell’arresto di Lai da amici e che il marito ha potuto contattarla solo un mese dopo l’arresto chiedendole di cercare un avvocato.

L’arresto di Li ed il rischio che sia condannato morte sono stati denunciati anche dal Centro Informazioni del Movimento per i Diritti Umani e la Democrazia in Cina che ha riferito che il movimento evangelico degli ”Urlatori” è giunto all’attenzione del governo cinese negli anni Ottanta quando la sua attività fu definita eccessiva dalle autorità: trenta loro incontri nel Fujian furono bloccati dalla polizia nel 1996 quando il movimento fu dichiarato fuorilegge.

Il South China Morning Post ha precisato che Li è membro di un gruppo cristiano di Hong Kong, composto da 600 persone, che però non ha alcun legame o contatto con il movimento degli ”Urlatori”.

L’Agenzia internazionale Fides ha denunciato anche un altro caso che sta allarmando i cristiani nel mondo, quella di un pastore protestante, Gong Shengliang, di 46 anni, condannato a morte con l’accusa di essere il leader di un ”culto malvagio”

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