Cultura

Impariamo ad uscire dal guscio: dobbamo contare di pi

Volontari: a Napoli i numeri sono sotto la media del Mezzogiorno

di Redazione

In Campania il tasso di densità delle organizzazioni di volontariato è di due ogni 10mila abitanti. Un dato che la colloca al di sotto della media del Mezzogiorno (2,9). Elevato lo scarto fra il dato più elevato, Benevento (3,7) e quello più basso, Napoli (1,6). Anche dalla lente del rapporto sul volontariato organizzato presentato nel 2004 dalla Fivol, la città del Vesuvio si colloca nelle posizioni di retroguardia nella classifica italiana. L?ultimo rilevamento Istat del 2001 dice invece che in provincia di Napoli operano 14.967 volontari, pari al 52,8% del totale della regione. Per lo più si tratta di piccole realtà slegate fra loro, che spesso navigano a vista. Fare gruppo, è questa la parola d?ordine. Un fardello che cade sulle spalle del neonato Centro servizi al volontariato di Napoli e provincia. Un?esperienza nata un anno fa, ma che negli ultimi mesi ha vissuto nella precarietà per la mancata formazione del comitato di gestione, che si è finalmente costituito lo scorso ottobre sotto la guida di Daniele Marrama della Fondazione Banco di Napoli. Valeria Castaldo, 32 anni, di Afragola, è la biondissima direttrice del Csv provinciale. Vita la incontra nella sede del Centro, al primo piano di uno dei building dell?immenso centro direzionale di Napoli. «La nostra attività entrerà a regime solo con l?inizio del nuovo anno», spiega. Fino ad ora i contatti attivati non sono più di 200, «ma il nostro bacino d?utenza potenziale conta su almeno 900 realtà». Associazioni troppo spesso isolate, frammentate, anche se ricche di vivacità e iniziativa personale. «Ma non è questo l?unico scoglio», aggiunge la Castaldo, «il volontariato deve importare a contare di più anche nei tavoli della politica». Insomma, la parola d?ordine è: alzare il tiro. Il piano della direttrice è segnato. «Stiamo mettendo a punto una rete di sportelli territoriali e lanciando corsi di formazione in fundraising. Le risorse non possono venire esclusivamente dal pubblico». Forte è anche il bisogno di servizi di consulenza amministrativa e giuridica. «è una richiesta a cui già adesso stiamo dando risposte, ma lo ripeto: non possiamo rinchiuderci nel guscio del mondo del fare. Favorire l?aggregazione è il primo passo per partecipare alla guida politica di questa città». Intanto il 22 novembre verrà presentata la Fondazione Sud: sarà la più grande scommessa che il non profit ha mai giocato da queste parti.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.