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Imola, Banco Alimentare salvo, si teme per le associazioni
Il racconto di Stefano Damonte, presidente del Banco Alimentare. Al centro logistico dell'organizzazione si è potuta fare la distribuzione delle derrate alle organizzazioni che sono riuscite a raggiungere il magazzino, «ma ovviamente molti non si sono potuti muovere. Noi siamo stati fortunati ma a 3 km il disastro, io stesso che abito al paese a fianco non ho la corrente elettrica da martedì sera»
La mattina di mercoledì 17 maggio al magazzino e centro logistico regionale del Banco Alimentare che si trova a Imola non è stata una giornata normale. Tutto intorno paesi e strade allagate, difficoltà su difficoltà.
«Possiamo dire di essere stati fortunati o miracolati, ma a 3 km dal nostro centro è il disastro» a fare questa osservazione Stefano Damonte, presidente del Banco Alimentare dell’Emilia Romana. Che continua «Questa mattina abbiamo fatto la distribuzione dei beni alimentari anche se sono venute meno organizzazone caritative di quelle che avrebbero dovuto presentarsi, le zone intorno a noi sono in difficoltà, penso al fatto che tra Forlì e Faenza l’autostrada è completamente allagata. Alcune realtà hanno avuto difficoltà, blocchi stradali, allagamenti. Noi abbiamo deciso di tenere aperto ci siamo messi a disposizione per chi riuscisse a venire anche in un altro momento». osserva ricordando che normalmente la distribuzione delle derrate alimentari viene fatta di mattina, ma quella di oggi non era una mattina qualsiasi.
Damonte non nasconde il fatto che anche tra i dipendenti e i volontari del Banco c’è chi si è trovato in difficoltà, in moltissime aree manca la corrente «io stesso non ho la corrente elettrica da ieri sera», dice il presidente che abita a Castel Bolognese «da un lato l’argine ha tenuto dall’altro c’è una palude ed è dappertutto così, almeno per come mi raccontano».
Il Banco Alimentare dell’Emilia Romagna è comunque a disposizione «noi teniamo aperto, abbiamo detto anche alle realtà caritative che ci hanno chiamato perché hanno i magazzini allagati che noi siamo qui, teniamo aperto perché quando riusciranno a svuotare da acqua e fango riprogrammeremo la distribuzione». Le ultime parole di Damonte sono per ribadire la disponiblità all'aiuto sperando in un miglioramento delle condizioni meteo, «la situazione è davvero drammatica, è anche la prima volta che annullano il Gran Premio, da quel che mi ricordo, non era mai successo»
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