Non profit

Immigrazione, sgominata una rete di trafficanti

Una novantina i criminai individuati tra Italia, Turchia, Francia, Inghilterra e Grecia, che gestivano i canali di immigrazione clandestina in tutto il versante adriatico italiano

di Redazione

La polizia italiana sta eseguendo una serie di arresti in Italia, Francia ed Inghilterra nei confronti dei responsabili di un’organizzazione criminale con filiali in diversi paesi europei, che negli ultimi anni ha gestito i canali di immigrazione clandestina in tutto il versante adriatico italiano e ha introdotto nel nostro paese e nel resto dell’Europa almeno 5mila clandestini provenienti dal Kurdistan iracheno e da altri paesi del medio oriente. L’operazione, denominata ‘Tazir’ e scaturita da un’inchiesta durata tre anni, e’ stata condotta dal servizio operativo centrale (Sco) dalla Direzione anticrimine centrale (Dac) della polizia e dalle squadre mobili di Roma, Trento e Brindisi. Gli investigatori hanno individuato circa 90 responsabili, in Italia, Turchia, Francia, Inghilterra e Grecia, azzerando di fatto l’organizzazione che aveva gestito negli ultimi tre anni gli sbarchi dei clandestini nei porti di Brindisi, Ancona, Bari e Venezia. Le inchieste sono state coordinate dalla Direzione nazionale antimafia e, su versanti diversi, dalla Dda di Trento e dalla procura di Brindisi, sempre in contatto tramite Eurojust con i colleghi francesi e inglesi. Vista la complessita’ delle indagini anche a livello internazionale, c’e’ stato anche il diretto intervento del Interpol e di Europol. L’indagine ha preso il via nel momento in cui e’ stata individuata una cellula dell’organizzazione che concentrava a Roma i clandestini arrivati via mare nei porti adriatici. Il primo concentramento degli immigrati, hanno accertato gli investigatori della polizia, avveniva pero’ in Grecia: qui arrivavano i disperati dal Kurdistan iracheno e dagli altri paesi del Medio Oriente che, successivamente, venivano inviati in Italia o a bordo di tir imbarcati sui traghetti di linea o su imbarcazioni fatiscenti. In entrambi i casi gli investigatori hanno accertato che i trasferimenti avvenivano in condizioni disumane. Una volta in Italia, gli immigrati venivano poi smistati nel resto dell’Europa. Attraverso Ventimiglia raggiungevano la Francia e da qui gli altri paesi europei e, passando per il porto di Calais, l’Inghilterra. A capo dell’organizzazione c’era il curdo iracheno Arsalan, che aveva stabilito il suo quartier generale a Roma, nei pressi di Colle Oppio. Da qui Arsalan gestiva i suoi affari con le filiali in tutta Europa e in Medio Oriente. Per portare a termine i suoi piani, l’organizzazione utilizzava anche minacce e intimidazioni, tanto che la Dda di Trento ha contestato a 34 persone il reato di associazione mafiosa. L’operazione che ha portato allo smantellamento dell’organizzazione e’ il frutto di un piano strategico a livello nazionale voluto dal ministro dell’Interno Pisanu e attuato dalla polizia proprio contro il fenomeno dell’immigrazione clandestina. In quest’ambito, lo Sco della Direzione Anticrimine Centrale ha avviato numerose operazioni che hanno coinvolto tutti i settori investigativi in maniera sinergica. I particolari dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in programma alle 11 nella sede della Dac a Roma, in via Tuscolana.

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