Cultura

Immigrazione: salva conazionale da suicidio, sara’ espluso

Ha salvato l'amico, senegalese come lui, che intendeva suicidarsi con il gas, ma nonostante questo gesto di grande generosita' sara' costretto ad abbandonare l' Italia perche' clandestino

di Redazione

Protagonista di questa storia e’ un giovane di 26 anni, Lo Abdoulayn, che da qualche settimana si era stabilito con alcuni connazionali in un appartamento nel centro di Lomazzo (Como). Gli extracomunitari, cinque, sono in regola e lavorano in aziende della zona come operai. Lo Abdulayn e l’amico Omar Toure, 26 anni, invece, erano a Lomazzo in via transitoria, e nei prossimi giorni sarebbero dovuti partire per Napoli. Ma ieri Toure si e’ chiuso in bagno e non dava segni di vita: l’amico si e’ allarmato, ha chiesto l’aiuto di un vicino di casa e insieme hanno aperto la porta, trovando il senegalese senza sensi, davanti al tubo della caldaia tagliato, dal quale usciva del gas. L’intervento e’ stato decisivo: i soccorritori infatti sono arrivati in tempo e l’intossicato, anche se ricoverato in ospedale, si salvera’. Entrambi non si salveranno pero’ dalla legge sull’immigrazione: sono entrati in Italia senza documenti e sono clandestini, per cui salvatore e salvato dovranno lasciare il nostro paese. ”Se potessi farei qualcosa, ha detto il sindaco di Lomazzo Rosangela Arrighi. Ma il ragazzo e’ senza documenti, per cui proprio non si può fare nulla”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.