Formazione

Immigrazione/Regioni: “Il governo faccia il decreto flussi”

In un comunicato di ieri, la Conferenza Stato-Regioni ha denunciato la situazione di "acuta emergenza" in cui versano diverse regioni per il ritardo nell'emanazione delle quote

di Benedetta Verrini

Le Regioni fanno appello al governo per l’emanazione del decreto flussi. Nel comunicato pubblicato ieri sul sito della conferenza Stato-Regioni si denuncia l’emergenza in cui versano diversi enti locali, in particolare per i settori di assistenza agli anziani e ai malati. Mentre il braccio di ferro sul ddl immigrazione continua in Senato, i governatori locali esprimono le loro difficoltà e l’esigenza di uno sblocco della situazione, almeno sul piano delle quote d’ingresso degli immigrati, che il governo doveva emanare entro il 31 dicembre.

Ecco il comunicato:
La Conferenza dei Presidenti delle Regioni ha approvato ieri – su iniziativa della Regione Veneto – un documento illustrato all?assessore Antonio De Poli, che coordina gli assessori agli affari sociali, in cui si richiede che il Governo emani con urgenza un decreto sui flussi di immigrazione.
La Conferenza sottolinea la situazione di acuta emergenza in diverse Regioni e la complessità dei bisogni delle situazioni e delle proposte dei vari territori. Le Regioni chiedono che, nella predisposizione del suddetto
decreto, venga posta particolare attenzione ai problemi che attengono alla cura e all’assistenza delle persone non autonome in strutture pubbliche e private e a domicilio.
A causa della situazione di emergenza in cui le Regioni si trovano rispetto a tale problema, devono essere previste quote aggiuntive e straordinarie di immigrazione rispetto a quelle che il decreto prevederà proprio per i soggetti destinati alla cura della persona.
Per questi motivi le Regioni chiedono inoltre che l’art. 27 del D: Lg.vo 286/98 sia modificato con particolare riferimento agli infermieri professionali assunti da persone fisiche o giuridiche per compiti di assistenza a favore di persone non autonome; e agli operatori di assistenza assunti da famiglie, da persone fisiche o giuridiche per compiti di assistenza domiciliare a favore di persone non autonome “.

Info: www.regioni.it

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