Famiglia

Immigrazione: nel 2001 accolte il 20% delle domande d’asilo

Nel solo 2001 le persone arrivate in Italia che hanno presentato richiesta di asilo sono state circa 10.000

di Redazione

Nel solo 2001 le persone arrivate in Italia che hanno presentato richiesta di asilo sono state circa 10.000. E 2.601 sono stati i richiedenti asilo che hanno trovato accoglienza grazie alla rete creata dal Programma Nazionale Asilo (Pna). Sono soltanto alcuni dei dati relativi al primo anno di vita del Pna, che e’ stato al centro di un incontro nazionale a Roma durante il quale e’ stato fatto il punto della situazione, analizzando anche le prospettive future. Prospettive che hanno nel disegno di legge ‘Bossi-Fini’ sull’immigrazione il loro punto di riferimento. Il Ddl e’ stato infatti integrati con un emendamento relativo proprio al Programma Nazionale Asilo: ”in questo modo – ha detto Anna Maria D’Ascenzo, Capo del Dipartimento per le Liberta’ Civili e l’immigrazione del Ministero – per la prima volta viene portato a norma dello Stato un progetto che ha avuto finora carattere sperimentale. Un percorso inverso, rispetto a quelli a cui si e’ abituati, ma che dovrebbe garantire al Programma Nazionale Asilo la possibilita’ di guardare al futuro con fiducia”. Il Pna è infatti nato in via sperimentale grazie ad un protocollo d’intesa tra l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), il Ministero dell’Interno e l’Associazione nazionale dei Comuni (Anci): l’obiettivo era quello di costituire su tutto il territorio nazionale dei centri di accoglienza per richiedenti asilo, interventi a sostegno dell’integrazione dei rifugiati e misure finalizzate al rimpatrio assistito. In un messaggio inviato ai partecipanti all’incontro odierno, il Sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano – assente proprio perche’ impegnato in Senato alle operazioni di voto sul Ddl in questione – ha voluto ricordare che il Governo ”con questo provvedimento in corso di definitiva approvazione ha inteso, per la parte relativa all’asilo, intervenire negli ambiti ove piu’ urgente era la necessita’ di una disciplina”. ”Tra le modifiche introdotte – ha aggiunto – vi e’ l’istituzionalizzazione, attraverso il recepimento della nuova normativa, del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e del Fondo nazionale per le politiche e i servizi all’asilo, cui il Sistema attinge, la cui valenza e’ testimoniata dalla realizzazione di una rete di accoglienza condivisa tra gli Enti Locali, sovente in partenariato con le associazioni di volontariato, coordinata dal Ministero dell’Interno, con l’ausilio e attraverso l’opera dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e dell’Associazione dei Comuni Italiani”. E il responsabile politiche welfare dell’Anci, Aldo Bacchiocchi ha ricordato il ruolo svolto in questo periodo di sperimentazione dai Comuni italiani, segnalando che e’ stato creato un sistema che ne vede coinvolti circa 150, con una rete di oltre 220 centri operativi sul territorio nazionale. E se a livello legislativo la definitiva approvazione del ddl sulla immigrazione dovrebbe riconoscere la validita’ dell’ esperienza del Pna il problema a questo punto, e’ stato detto da molti degli intervenuti, riguarda le dotazioni finanziarie che esso avra’ a disposizione. Un problema che riguarda soprattutto il 2002 (mancherebbero circa 4 mln. di euro rispetto ai finanziamenti garantiti per l’anno precedente) ma che dovra’ essere risolto anche per gli anni a venire, con interventi mirati in sede di legge finanziaria.


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