Formazione

Immigrazione: nascere da clandestino

Neonato curdo nasce nella stiva di una "carretta" due giorni fa, sbarcati stanotte a Santa Maria di Leuca

di Redazione

Sono stati i primi a lasciare la nave carretta ‘Engin’, ancora durante la notte: sono il piccolo nato nella stiva della nave due giorni fa, in condizioni quasi impossibili, e la sua mamma. Ora sono tutti e due ricoverati nell’ospedale di Gagliano del Capo, dove i medici hanno constatato le loro buone condizioni. Hanno viaggiato sulla Engin con tutta la famiglia: sono partiti in cinque – oggi sono sei – sono curdi di nazionalità turca. Le doglie sono arrivate due giorni fa: la donna é stata aiutata nel parto da alcune compagne di viaggio. La famiglia del neonato e’ una famiglia di lavoratori che giungeva in Italia con una borsa contenente solo qualche maglione e pochissimi alimenti destinati agli altri tre figli, anche loro piccoli piccoli: di due, tre e cinque anni. Quando la notte scorsa sono stati soccorsi dalla polizia, la donna é riuscita con le sue forze a passare dalla nave al gommone e dal gommone alla banchina del porto di Leuca. Insieme col neonato e con la mamma e stato trasferito nella notte nell’ ospedale di Gagliano del Capo anche il bambino di due anni: anche per lui i medici hanno diagnosticato la necessita’ soltanto di un grande riposo. Il papà del neonato, invece, insieme con gli altri due piccoli, é stato trasferito nel centro di accoglienza Don Tonino Bello di Otranto. Le condizioni generali di tutti sono buone.


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