Cultura

Immigrazione, Maroni: no a sanatoria

Il ministro del Welfare niente sanatorie per 10 anni: sarebbe come amnistia

di Giampaolo Cerri

Una sanatoria per gli immigrati? Mai, come mai, almeno per i prossimi 10 anni si fara’ l’amnistia. Roberto Maroni replica cosi’ a chi, anche nella maggioranza (lo ha fatto per An Giampaolo Landi di Chiavenna), avanza l’ipotesi di una ”sanatoria” o ”regolarizzazione” per gli immigrati. L’occasione per ”bocciare” la proposta, e’ offerta al ministro leghista del Lavoro e delle Politiche Sociali dalla presentazione del decreto che consente l’ingresso in Italia a 6.400 lavoratori stagionali. ”Sono sempre stato contrario a qualsiasi sanatoria -dice Maroni- mi rendo conto che vi sono periodi transitori e che servono interventi per la gestione di tali periodi”, ma la soluzione non e’ una sanatoria. ”Noi -spiega- stiamo studiando delle norme che non consentano piu’ il fenomeno della clandestinita”’. Maroni, che sottolinea come alla base del progetto della CdL vi sia la volonta’ di ”far coincidere l’immigrazione con l’occupazione”, ricorda che vi sono ”oltre 200 mila immigrati iscritti alle liste di collocamento”. I clandestini, aggiunge, ”vanno considerati come tali, come persone che sono in Italia in violazione delle leggi”. Sarebbe come fare un’amnistia, ”e per i prossimi ‘X’ anni, con ‘X’ superiore a dieci, non vi saranno amnistie”. Maroni si dichiara poi contario anche a ”considerare l’immigrazione clandestina un reato, perche’ complica ulteriormente l’azione dello Stato nel ripristino della legalita”’. Per risolvere il problema degli irregolari Maroni ha annunciato un provvedimento volto a favorire l’emersione del sommerso. ”Dando alle aziende ‘nere’ la possibilita’ di emergere. In quest’ambito -ha ipotizzato il ministro- si puo’ prevedere la regolarizzazione degli immigrati eventualmente occupati, ma solo in questo caso in quanto vi e’ corrispondenza tra immigrazione e lavoro”.


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