Famiglia

Immigrazione: Lombardia chiede più coraggio al Governo

Piu' coraggio nella regolarizzazione degli immigrati che lavorano. Lo chiede al Governo un gruppo di consiglieri regionali lombardi di Fi, Cdu, Radicali, Popolari e Sdi

di Redazione

Piu’ coraggio nella regolarizzazione degli immigrati che lavorano. Lo chiede al Governo un gruppo di consiglieri regionali lombardi di Fi, Cdu, Radicali, Popolari e dello Sdi, che spingono perche’ il provvedimento sul quale la maggioranza di Governo sta lavorando riguardi i lavoratori di tutti i settori produttivi e non solo le Colf e i cosiddetti badanti. La proposta bipartisan contenuta in una mozione presentata al Consiglio regionale lombardo prevede anche un ”costo zero” per chi denunciasse la presenza di un lavoratore immigrato non regolare. Cioè nessuno strascico penale o amministrativo, così come si vorrebbe evitare il pagamento di contributi o tasse pregresse. ”Che si segua almeno – dice Roberto Biscardini (Sdi), promotore dell’iniziativa che ha raccolto una proposta dei City angels di Milano – la stessa linea scelta da Tremonti per l’emersione del lavoro nero”. ”Chiediamo anche una riflessione alla Lega – aggiunge l’altro promotore della mozione, Domenico Zambetti (Cdu) – anche perche’ gli immigrati che lavorano sono una necessita’ e creano ricchezza al tessuto produttivo lombardo”. Ora il documento andra’ all’esame dell’aula del Consiglio lombardo con l’adesione dei Ds (”con ogni immigrato regolarizzato si risparmiano 6 milioni di lire all’anno”, dice Marco Tam) e di Antonella Maiolo di Fi (”bisogna uscire dall’ipocrisia esistente per far emergere tutto il sommerso”). D’accordo anche Popolari e Radicali, il cui capogruppo lombardo Lorenzo Strik Lievers chiede ”maggiore considerazione per le persone, elemento che manca nell’attuale progetto del Governo”.


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