Famiglia

Immigrazione: in arrivo restrizioni per “badanti”

Se ne potrà regolarizzare solo una a famiglia, come per le colf

di Gabriella Meroni

Limiti in arrivo alla regolarizzazioni delle cosiddette “badanti”, cioe’ le persone che fanno assistenza ad anziani e malati. La relatrice alla legge sull’immigrazione, Isabella Bertolini (Fi) ha infatti presentato un emendamento che limita la sanatoria a una sola badante a famiglia, cosi’ come e’ gia’ previsto per le colf. L’emendamento e’ frutto di una mediazione con Umberto Bossi che ha promesso di non presentare proposte di modifica ancora piu’ restrittive. Il testo sull’immigrazione varato dal Senato prevedeva il limite di una colf a famiglia, ma non fissava un tetto per le badanti. Questo avrebbe fatto lievitare, secondo alcune stime, il numero delle regolarizzazioni ad alcune centinaia di migliaia di persone. Nei giorni scorsi Bossi ha minacciato di rimettere in discussione l’intera norma sulla sanatoria, ma stamani, al termine di un incontro con la relatrice, ha accettato questa mediazione. Su questo pero’, i centristi non sono d’accordo, perche’ sottolineano che le famiglie con malati o disabili gravi, hanno spesso bisogno piu’ di una persona che fa assistenza per poter coprire l’intero arco della giornata. ”Partiamo dal principio della finalita’ sociale – spiega Bertolini – e una badante a famiglia rientrera’ in questo criterio; se una famiglia si puo’ permettere due o tre persone, potra’ anche fargli un normale contratto di lavoro secondo le nuove norme previste dalla legge” (che attribuisce al datore di lavoro l’obbligo di trovare la casa al lavoratore straniero ndr). Anche Giampaolo Landi di Chiavenna, responsabile di An per l’immigrazione, ha presentato degli emendamenti sull’argomento. In uno estende la sanatoria delle badanti anche alle Case di assistenza e cura per anziani e malati, fino a un massimo di tre persone per ciascun Istituto. In un altro introduce una ‘una tantum’ di 250.000 euro per ciascuna regolarizzazione, denaro che andra’ a finanziare la costruzione dei Centri di permanenza temporanea per l’identificazione dei clandestini. Per disincentivare famiglie e aziende a non rimanere con dipendenti in nero, Landi di Chiavenna propone di aumentare le sanzioni penali; per le aziende un suo emendamento prevede anche il sequestro giudiziario per non meno di sette giorni. I centristi si preparano a difendere l’assenza di un tetto per le badanti, mentre emendamenti saranno presentati per allargare le maglie sui ricongiungimenti familiari, e per affrontare il tema dei minori che arrivano in Italia senza famiglia. Quanto all’opposizione, il capogruppo dei Ds in commissione, Carlo Leoni, ha preannunciato ”qualche centinaio di emendamenti, molti dei quali in comune con la Margherita”. Quest’ultima presentera’ a sua volta delle proposte di modifica che ricalca il proprio disegno di legge. Il termine per presentare gli emendamenti scade stasera e gia’ da domani iniziera’ il loro esame. Un discorso a parte vale per i due articoli che riguardano il diritto di asilo. La relatrice sta prendendo contatti con tutte le forze politiche per valutare l’idea di un loro stralcio in cambio dell’impegno a varare una legge organica sui rifugiati entro l’estate.


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