Formazione
Immigrazione: il Veneto chiede riforme al nuovo governo
«Vogliamo una conduzione regionale dei flussi migratori», ha detto l'assessore Zanon
”Chiediamo al nuovo governo di modificare le modalita’ confuse e dannose con cui finora sono state gestite, dai governi di centrosinistra, le politiche inerenti i flussi migratori che, ancora una volta, non hanno risposto alle aspettative richieste dal territorio in termini di posti lavoro, con l’unica conseguenza di aumentare la confusione e la clandestinita”’.
L’invito giunge dall’assessore regionale ai flussi migratori del Veneto, Raffaele Zanon, dopo le dure critiche lanciate dal presidente degli Industriali del Veneto, Luigi Rossi Luciani, sulle ”quote” riservate alla regione in applicazione del decreto sui flussi migratori. ”I deficit della legge Turco-Napolitano -continua Zanon- sono sotto gli occhi di tutti, come i buchi con i quali la legge e’ stata applicata. La nuova legislatura che inizia dovra’ caratterizzarsi per un rigido controllo alle frontiere che, oltre ad assicurare l’effettiva espulsione dei clandestini, giovera’ ad impedire l’ingresso di altri extracomunitari non accreditati o richiesti”. ”Per quanto riguarda poi la gestione delle esigenze occupazionali del territorio, in futuro -aggiunge l’assessore veneto- dovra’ esserci un effettivo riscontro tra le figure lavorative richieste e gli extracomunitari che riceveranno il permesso di entrare nel nostro territorio. Questa azione sara’ possibile solo se ci sara’ una conduzione regionale dei flussi selezionati per qualita’ e numero di richieste caratterizzati da una formazione professionale acquisita o iniziata gia’ nei paesi d’origine. Il nuovo governo dovra’ inoltre -conclude Zanon- fornire misure tali da poter verificare che le offerte di lavoro del Veneto possano preliminarmente essere coperte dai nostri immigrati di rientro o da cittadini italiani provenienti da altre regioni”.
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