Cultura
Immigrazione: il Consiglio d’Europa boccia la linea dura della Ue
All'apertura dei lavori parlamentari, il presidente Schieder ha denunciato come l'atteggiamento dei governi sia contrario ai principi-base di tutte le convenzioni dei diritti umani
Nel corso del suo discorso d?apertura alla Sessione estiva dell?Assemblea parlamentare del Consiglio d?Europa (24-28 giugno), il presidente Peter Schieder ha duramente bocciato l?approccio contro l?immigrazione clandestina adottato dai Paesi europei al summit di Siviglia.
Secondo Schieder, che ha sottolineato come il benessere dei Paesi europei ?non può essere protetto da muri?, la questione dell?immigrazione richiede ?un approccio comune, ma questo approccio va trovato dagli Europei e non solo a livello di Unione europea?. E ha riassunto in una serie di assunti i motivi per cui l’immigrazione non deve essere vissuta come una minaccia e un processo da soffocare. In primo luogo, “perché le popolazioni tenderanno sempre a fuggire dalla miseria e dalle persecuzioni”. Inoltre, altro punto non trascurabile è quello che la popolazione europea si trova in un inarrestabile trend d?invecchiamento, e l?arrivo d?immigrati ?è una delle migliori garanzie che, di qui a pochi anni, ci siano abbastanza persone in età da lavoro per pagare le pensioni di chi si ritira?.
L?approccio dei governi Ue, secondo Schieder, ?tende a ignorare le basi di ogni convenzione dei diritti umani. Noi dovremmo concentrarci sui Paesi d?origine, aiutandoli a sostenere il problema con aiuti allo sviluppo e non con sanzioni?.
Scopo essenziale del Consiglio d’Europa è di realizzare una più stretta unione tra i suoi quarantaquattro Stati membri, al fine di salvaguardare le libertà individuali, la libertà politica e la preminenza del diritto, principi che costituiscono i fondamenti di ogni vera democrazia e che interessano la vita di tutti i cittadini europei, sotto ogni aspetto. La Libertà, la dignità della persona e il benessere dell’individuo: tutti gli Stati membri del Consiglio hanno l’obbligo di garantire tali valori in quanto principi immutabili dell’azione governativa.
Info: www.coe.int
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