Formazione

Immigrazione: fuga di cervelli dal Sud del mondo raggiunge l’89%

Il dato in un rapporto della Banca mondiale

di Emanuela Citterio

I Paesi poveri danno a quelli ricchi fino all’89% dei propri “cervelli”. Il dato soprendente è contenuto in un rapporto della Banca Mondiale dal titolo ?Migrazioni internazionali, rimesse e fuga di cervelli? e delinea un aspetto del fenomeno immigratorio di cui poco si parla in questi giorni. Lo studio di 288 pagine rivela che l?89 per cento dei lavoratori specializzati della Guyana lasciano il paese, mentre la percentuale in Giamaica è dell?85 per cento, ad Haiti dell?84 per cento, in Ghana del 47 per cento, in Laos del 37,4 per cento e in Kenya del 39 per cento. Nel 2000, più del 50 per cento dei cittadini dotati di istruzione universitaria delle nazioni centroamericane e insulari dei Caraibi era residente all?estero. Nell?Africa sub-sahariana, più del 40 per cento di tutti i migranti sono lavoratori specializzati, e, nonostante la percentuale di mano d?opera professionale nella forza lavoro totale dell?Africa sub-sahariana sia appena del quattro per cento, quasi il 20 per cento dei lavoratori specializzati provengono da paesi dell?Africa sub-sahariana, escluso il Sud Africa. In Asia, la mano d?opera specializzata raggiunge circa il 50 per cento del totale di migranti. Il rapporto analizza anche la situazione nei paesi di destinazione, soprattutto nelle nazioni ricche, affermando che in Australia, Canada e Nuova Zelanda i migranti rappresentano circa il 20 per cento della forza lavoro, negli Stati Uniti l?11,7 per cento e nell?Unione Europea solo il 6,7 per cento. (fonte: Inter Press Service)


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