Politica
Immigrazione: Ferrero punta al permesso per la ricerca di lavoro
Lo ha annunciato il ministro della Solidarietà sociale al forum della campagna Sbilanciamoci organizzato a Bari
di Redazione
“L’autunno sarà il tempo per mettere mano alla Bossi-Fini e arrivare a fare effettivamente una politica diversa per l’ immigrazione”.
Lo ha affermato il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, parlando con i giornalisti a Bari – dove si è tenuto il Forum della Campagna Sbilanciamoci – a proposito dello sfruttamento degli immigrati nella raccolta di pomodori nelle campagne del foggiano.
“La Bossi-Fini – ha detto Ferrero – va modificata, intanto per quanto riguarda le procedure di ingresso, nel senso che attualmente è quasi impossibile entrare legalmente in Italia”. “Un meccanismo – ha continuato il ministro – potrebbe essere il permesso per la ricerca di lavoro che potrebbe rovesciare la percentuale attuale: oggi entra legalmente il 20 per cento dei lavoratori e illegalmente l’80 per cento.
Poi la legge va modificata sul circuito penale, rompendo questo schema per cui si passa dalla galera al Cpt, come si è visto nel caso di quel ragazzo che ha salvato alcune persone in Abruzzo: senza la concessione della cittadinanza onoraria ci sarebbe il decreto di espulsione, nonostante non abbia mai violato la legge se non quella sull’immigrazione”.
“La terza cosa – ha concluso Ferrero – è che vanno fatte politiche di inclusione sociale, dalla scuola alla lingua, per rompere i muri che sovente ci sono tra comunità di migranti e italiani. I muri vanno rotti da due parti e dobbiamo iniziare a farlo noi”.
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