Welfare

IMMIGRAZIONE. Ennesima strage nel Mediterraneo

Trecento dispersi al largo di Tripoli

di Paul Ricard

Sono centinaia i dispersi in mare, al largo delle coste libiche, vittime dell’ultima tragedia dell’immigrazione. Tripoli parla di 21 vittime accertate, mentre solo 20 persone sono state tratte in salvo da tre barconi naufragati ieri a poca distanza dalla terraferma. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni, citando finti libiche, ha quantificato i dispersi in trecento. Sembra che i tre barconi, sovraccarichi di persone (tra cui molti egiziani) e privi di salvagenti a bordo, siano colati a picco per il forte vento. «Non erano a una distanza dalla costa che consentisse di raggiungerla a nuoto» ha detto il portavoce dell’Oim Jean-Philippe Chauzy. Una quarta imbarcazione in difficoltà è stata rimorchiata e portata in salvo, c’erano circa 350 migranti  soccorsi dal rimorchiatore italiano Asso 22 al largo delle coste libiche dato che l’imbarcazione aveva grosse difficoltà. 

Le principali tragedie del 2009
Il 20 marzo,  altro naufragio sulla rotta per Lampedusa al largo di Sfax, non lontano dall’isola di Kerkennah. Recuperati 17 cadaveri, almeno 50 i dispersi

Lo scorso 16 febbraio una barca di migranti si è rovesciata in mare, a soli 20 metri dalla costa di Teguise, sull’isola canaria di Lanzarote. Dopo alcuni giorni di ricerche, sono stati recuperati 25 cadaveri. Un uomo è ancora disperso. Tra le vittime si contano anche 4 neonati, 4 bambini tra 8 e 11 anni e 2 donne.

Il 29 gennaio, un’imbarcazione salpata da Hammam-Lif, 15 km a sud di Tunisi, fa naufragio nella baia di Tunisi. 8 i dispersi

Il 19 gennaio, naufragio davanti a una spiaggia di La Marsa, vicino Tunisi. 26 dispersi in mare

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