Cultura
Immigrazione: direttiva Ue sui richiedenti asilo
L'UNHCR accoglie con favore l'armonizzazione comunitaria del trattamento dei richiedenti asilo
di Redazione
Lo scorso venerdì 26 aprile l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha accolto con favore l’adozione da parte dell’Unione Europea di una direttiva sulle modalità di accoglienza dei richiedenti asilo, affermando che questa garantisce che la maggior parte dei richiedenti asilo riceva un ‘pacchetto’ uniforme di benefici.
L’adozione della direttiva del Consiglio Europeo, che definisce gli standard minimi relativi al trattamento dei richiedenti asilo negli stati membri, è stata annunciata giovedì scorso a Lussemburgo dal Consiglio dell’Unione Europea per la Giustizia e gli Affari Interni. La direttiva, che sarà poi recepita nelle legislazioni interne di tutti i singoli stati dell’UE, continene alcune disposizioni che condurranno a un generale miglioramento delle modalità di accoglienza in diversi Stati dell’Unione.
In particolare, l’UNHCR elogia quelle sezioni della direttiva che regolano l’accesso ai servizi medici e all’istruzione, la fornitura di documenti d’identità e di fondamentali informazioni sulle procedure di asilo, tra le quali l’assistenza legale.
Inoltre, l’Alto Commissariato ha espresso generale soddisfazione per quelle sezioni della direttiva che richiedono agli Stati membri di adottare misure particolari per gli individui appartenenti alle categorie più vulnerabili, tra le quali le vittime di tortura o violenza, i minori non accompagnati, le donne incinte e i disabili.
L’UNHCR tuttavia ha il timore che molte disposizioni della direttiva possano lasciare un’eccesiva libertà di azione agli Stati membri per eventuali eccezioni o interpretazioni. Considera inoltre un inconveniente la decisione da parte degli Stati dell’Unione di non armonizzare le politiche e consuetudini nazionali relative all’accesso all’impiego, molto differenti tra loro, in particolare in un momento in cui molti Stati sono preoccupati dei costi che devono affrontare per sostenere i richiedenti asilo durante il processo di decisione sul loro status, un processo a volte particolarmente lungo.
Il testo finale della direttiva consente di congelare la concessione dei benefici – ad esclusione delle cure mediche di emergenza – ai richiedenti asilo che mostrano un comportamento non collaborativo o che non hanno soddisfatto determinati requisiti. Nell’insistere sull’importanza che i richiedenti asilo collaborino con le autorità nazionali, l’UNHCR ha anche affermato che le esigenze di base, come il cibo e un alloggio, debbano essere sempre garantite. Ridurre i richiedenti asilo a una condizione di indigenza non porta a nessun risultato utile e anzi potrebbe avere conseguenze umanitarie e sociali non desiderabili.
L’UNHCR sostiene il processo di armonizzazione su base comunitaria, che ha stabilito due obiettivi chiave: raggiungere uno standard comune di protezione e assistenza per rifugiati e richiedenti asilo e migliorare il sistema dell’asilo di cui beneficeranno gli Stati membri e i loro cittadini. L’adozione della direttiva sulle condizioni di accoglienza costituisce un significativo passo avanti in questo difficile e ampio processo, che dovrebbe essere portato a termine per il mese di maggio del 2004.
“Riteniamo che un sistema dell’asilo ben armonizzato e basato su un interesse comune piuttosto che su preoccupazioni interne di un singolo Stato potrebbe essere di grande beneficio sia per l’Unione Europea che per i rifugiati” ha dichiarato Raymond Hall, Direttore dell’Ufficio dell’UNHCR per l’Europa. “Un sistema ben organizzato e semplificato alleggerirebbe la pressione causata dai richiedenti asilo che si spostano da uno Stato all’altro in cerca di migliori condizioni”.
Venerdì l’UNHCR ha ribadito la speranza che l’attuale ritmo nelle negoziazioni venga mantenuto.
“Gli effetti del processo di armonizzazione in ambito comunitario saranno avvertiti molto oltre gli attuali confini dell’Unione Europea” ha aggiunto Hall. “Se la politica comune che ne risulterà sarà di alta qualità, rappresenterà un esempio molto positivo”.
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