Volontariato

Immigrazione: clandestini da Albania calati del 30%

E' quanto ha affermato il questore Romolo Napoletano

di Gabriella Meroni

”Stiamo osservando una diminuzione del flusso migratorio dall’Albania verso le coste italiane: durante il mese scorso il traffico di clandestini si e’ ridotto del 27% rispetto a quello registrato nel mese di luglio del 2000, il calo e’ enorme”. E’ quanto ha affermato il questore Romolo Napoletano, della Direzione centrale polizia criminale, intervenendo questa mattina alla tavola rotonda ”La riorganizzazione delle mafie: il business dei clandestini” che si e’ tenuta nell’ambito del quarto Meeting internazionale sull’integrazione, promosso a Frascati dall’Associazione ”Nessun luogo e’ lontano”, i Missionari Scalabriniani e il Comune della cittadina laziale. ”E’ il risultato -ha aggiunto Napoletano- dell’azione delle forze di polizie italiane in Albania e dell’opera di formazione che stiamo dando ai poliziotti albanesi ai fini di un loro rinnovato impegno nella lotta al traffico di esseri umani”. Il passo che si sta facendo, come ha spiegato il questore, e’ forte. La polizia albanese sta cominciando a prendere coscienza di quelli che sono i loro impegni non solo nei confronti degli albanesi ma anche degli stati che sono meta dei loro connazionali. Nel Paese delle Aquile dal 1999, Napoletano svolge attivita’ di consulenza giuridica e di monitoraggio e studio dei fenomeni criminali nonche’ di coordinamento dell’ attivita’ giudiziaria italiana e albanese, e proprio da questo punto di vista, segnala notevoli progressi. ”Siamo riusciti -afferma- a convincere la polizia albanese e soprattutto l’autorita’ giudiziaria ad istaurare dei procedimenti penali in Albania per fatti o per prove raccolte in Italia. Questo e’ un fatto nuovo, perche’ abbiamo tanti latitanti di origine albanese che hanno commesso reati in Italia ma che vivono tranquillamente in Albania consumando altri reati”. ”Ora -prosegue Napoletano- vengono arrestati e processati nel loro paese d’origine. Negli ultimi sei mesi siamo riusciti ad arrestare 18 grossi latitanti, di cui otto, ricercati in Italia, vivevano in Albania. Il passo successivo e’ il riconoscimento in Albania delle sentenze penali italiane definitive, stiamo aspettando il primo caso”.


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