Cultura

Immigrazione: Buttiglione, ecco l’accordo

Il leader Udc: «Via l'emendamento Tabacci in cambio di un decreto di legge che istituisce una corsia preferenziale per la regolarizzazione dei lavoratori stranieri in nero»

di Giampaolo Cerri

«È stato faticoso, ma…». Rocco Buttiglione esce da Palazzo Chigi e riferisce che in Consiglio dei ministri sull’immigrazione c’è stata una discussione che «ha portato ad un accordo in linea con quanto avevo preannunciato ieri: noi ritiriamo l’emendamento Tabacci e il governo si impegna a varare in tempi brevi un decreto o un disegno di legge con corsia preferenziale per far emergere i lavoratori immigrati in nero». Il provvedimento non è stato varato oggi, ma l’Udc ritira l’emendamento fidandosi della parola? «Ci fidiamo, ma ricordo che comunque il provvedimento deve ancora andare al Senato». Quanto alla scelta di varare un decreto o un ddl, Buttiglione ha spiegato che «c’è stato un unanime riconoscimento che il provvedimento va preso subito, si devono raccordare il ddl Fini-Bossi con questo nuovo provvedimento sull’emersione: secondo me l’unica strada per mantenere questo raccordo sarebe il decreto legge, ma ci sono valutazioni tecniche in corso. A mio avviso l’urgenza e la necessità ci sono, vista l’esigenza di raccordare il nuovo testo alla Fini-Bossi da un lato e alle norme sull’emersione degli italiani dall’altra». Ma insomma – chiedono i giornalisti – Bossi alla fine si è convinto? “Sì, la nostra linea era giusta e sennò perché tanti industriali e tanti artigiani sarebbero vanuti da me chiedendo questa cosa? Alla fine si è convinto anche Bossi, questa volta sono stati più combattivi Castelli e Maroni».


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