Formazione

Immigrazione: Bossi attacca la Chiesa

Parlando ieri a Treviso, il ministro ha invocato la Guardia di Finanza per controllare le raccolte fondi dei vescovi. E promette controlli sulla sanatoria, tramite il ministro Maroni

di Giampaolo Cerri

Il Senatur torna ad attaccare la Chiesa. È accaduto ieri a treviso, dove il ministro si è recato a solidarizzare con il sindaco leghista Gentilini. «È ora di mandare la Finanza in giro da certi vescovoni per sapere se i soldi che hanno raccolto per i poveri vanno veramente a questi ultimi». Bossi ha polemizzato con quanti ”vogliono dare una casa a quelli che non hanno mai lavorato e pagato una lira. E’ chiaro che prima o dopo la gente si arrabbia e allora si’ che c’e’ razzismo. I veri razzisti sono i buonisti, associazioni caritatevoli” che, a detta di Bossi, ”agiscono per un solo scopo: cambiare il mondo a loro piacere e riempirsi il portafogli”. ”Io sono buono – avverte -, ma le regole devono essere precise”. Per cui ”se uno entra in casa altrui dalla finestra viene trattato per quello che e’: un delinquente”. ”L’Italia e’ un paese disposto ad aiutare, ma a patti chiari” rileva il ministro per le Riforme il quale ribadisce che e’ finito il tempo per ”considerare il nostro Stato un casino ambulante”. ”La Bossi-Fini – sottolinea – non e’ una sanatoria come dice qualcuno. Sanatoria e’ quella che faceva la Turco nel dare un permesso di soggiorno a tutti”. Ora il soggiorno ”e’ legato solo al contratto di lavoro. Non so se funzionera’ – ipotizza Bossi -, forse sara’ cosi’ per quanto riguarda le badanti o le colf. Ma quale imprenditore andra’ ad autodenunciarsi di aver dato lavoro in nero a clandestini?. Mi scappa da ridere se penso a Buttiglione e a quella gente li’. Tabacci sappia che anche le badanti o le colf colpite da decreto di espulsione o gia’ accompagnate alla frontiera non potranno essere regolarizzate”. E’ chiaro Bossi anche quando spiega che ”il tempo determinato dura minimo un anno altrimenti la Caritas si trasforma subito in datrice di lavoro”. Pertanto, prosegue Bossi ”Berlusconi non puo dire ‘abbiamo scherzato’. Lo possono fare i democristiani perche’ loro difendono quello che e’ il caporalato delle parrocchie. Miliardi in euro in nero finiti in quelle mani, gestendo badanti, cameriere eccetera. Sappiamo chi c’e’ dietro – sottolinea – quali associazioni ci sono che hanno perso il Dio che sta nei cieli, sostituendolo con il dio denaro. Ma noi non siamo degli sfruttatori. Noi crediamo a Dio non al dio denaro”. ”Maroni – precisa il ‘senatur’ – ha il controllo completo ed e’ in grado attraverso l’Inail di aver i dati esatti di quanti extracomunitari sono stati regolarizzati”. Per cui Bossi si attende che il Ministro degli Interni agisca quando gli sara’ ”consegnata la lista di quelli che non hanno piu’ un posto di lavoro. Il Governo – conclude – fara’ la sua parte anche se ci sono ministri con la spina dorsale e altri che ne sono privi”.


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