Cultura

Immigrazione, An: su proposte Lega decide governo

I dirigenti del partito di Fini fanno quadrato: le idee della Lega sul lavoro agli immigrati passeranno dal Consiglio dei ministri

di Giampaolo Cerri

Contratti a termine per gli extracomunitari e decisione dei flussi a carico delle singole Regioni “sono proposte di singoli ministri, proposte di partito, ma poi sarà il governo, nella sua collegialità a decidere quale debba essere la strategia della maggioranza in tema di politiche dell’immigrazione”. Filippo Berselli, sottosegretario alla Difesa, sintetizza cosi’ quella che è un’opinione che anche altri esponenti di Alleanza nazionale hanno espresso sulle uscite degli ultimi giorni di Bossi e Maroni in tema di immigrazione. Il governo, anche se la questione è stata più volte richiamata in campagna elettorale dal centrodestra, non ha ancora avviato l’elaborazione di un provvedimento (se non nelle enunciazioni dei due leader leghisti), impegnato com’è con i ?pacchetto? dei 100 giorni e con l’imminente G8 di Genova. Tanto che il responsabile del dipartimento demografia e immigrazione del partito di Fini, Giampaolo Landi, ha chiesto un tavolo comune della maggioranza per gettare le basi del provvedimento governativo. Per il capogruppo di An al Senato Domenico Nania, “non vi è niente di strano nel fatto che due ministri, che tra l’altro hanno competenze nel settore, avanzino proposte. Sarà poi il Consiglio dei ministri, nella sua collegialità a stabilire quale debba essere la via da seguire per riformare la Turco-Napolitano”. Anche Mario Landolfi rinvia tutto ad una decisione del governo nel suo complesso: “una cosa sono le proposte di partito, anche se formulate da ministri, altra cosa è la politica del governo nel suo insieme”.


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