Cultura
Immigrazione: allarme Vaticano per nuove forme razzismo
La denuncia fatta dall'Osservatore Permanente della Santa Sede, mons. Diarmuid Martin, davanti alla Commissione dei diritti umani delle Nazioni Unite, riunita in questi giorni a Ginevra per la 58ma s
di Redazione
Gli immigrati “costituiscono un gruppo particolarmente vulnerabile”. Ed “è paradossale che essi e le loro famiglie siano esposti oggi alla intolleranza razziale, persino in situazioni in cui è riconosciuto che essi portano un contributo insostituibile al progresso economico dei Paesi verso i quali sono diretti”. Questa la denuncia fatta dall’Osservatore Permanente della Santa Sede, mons. Diarmuid Martin, davanti alla Commissione dei diritti umani delle Nazioni Unite, riunita in questi giorni a Ginevra per la 58ma sessione. L’Osservatore permanente della Santa Sede ha sollecitato particolare attenzione rispetto alla “emergenza di nuove forme di razzismo”. “Una comunità globalizzata – ha detto – deve sviluppare un’immagine positiva delle migrazioni. Non dovrebbero essere accettati i tentativi di sfruttare l’ansia e l’allarme di fronte agli immigrati come strumento per conseguire progressi politici a breve termine. Ogni paese dovrebbe porre in essere le appropriate strutture nazionali per seguire i problemi del razzismo, della discriminazione razziale, della xenfofobia e dell’intolleranza”. “Dobbiamo tenere sotto controllo – ha concluso il rappresentante della Santa Sede – la capacità della polizia e di chi amministra la giustizia nel perseguire efficacemente e sensibilmente gli abusi razzisti”.
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