Volontariato

Immigrati: Zanon, ora tocca a imprenditori

L'assessore regionale ai flussi migratori del Veneto, commenta la notizia dei decreti governativi che hanno deciso l'ingresso in Italia di 79.500 lavoratori extracomunitari

di Paolo Manzo

”E’ un riconoscimento della capacita’ d’iniziativa e di proposta del Veneto nel governo dei flussi migratori e delle esigenze poste dal nostro mercato del lavoro che richiede lavoratori per le aziende e assistenti familiari per le famiglie venete. Nei precedenti decreti c’era stata una pesante sottovalutazione delle richieste avanzate dal Veneto. Ora invece consideriamo con soddisfazione che e’ stata presa nella giusta considerazione la domanda proveniente del Veneto, il che dimostra il buon lavoro svolto dalla Regione in rapporto con lo Stato e il Governo su questo fronte”. Raffaele Zanon, Assessore regionale ai flussi migratori del Veneto, cosi’ commenta la notizia dei decreti governativi che hanno deciso l’ingresso in Italia di 79.500 lavoratori extracomunitari, di cui ben 2620 assegnati al Veneto su 22 mila lavoratori subordinati non stagionali. Mentre tra i lavoratori autonomi non stagionali al Veneto e’ stato assegnato il 15% delle quote di lavoratori in totale. ”Mi pare che questi fatti – aggiunge Zanon – segnino l’inizio di una politica finalmente organica in cui un ruolo sempre maggiore spettera’ all’incrocio tra domanda e offerta e alle categorie imprenditoriali che devono promuovere, in collaborazione con le istituzioni e gli enti locali, interventi articolati per favorire l’integrazione dei lavoratori immigrati regolari”. L’Assessore veneto sottolinea ”Devo pero’ dire che, in Veneto, l’azione in questo campo delle amministrazioni locali e’ piu’ avanti, piu’ operativa, piu’ presente di quella del sistema economico che si trova oggettivamente indietro nell’applicazione della legge Bossi-Fini sul versante dell’alloggio come previsto all’articolo 5 della legge”. Zanon rileva inoltre che, anche i 400 ingressi riservati ai lavoratori di origine italiana residenti in Argentina, Uruguay e Venezuela, riguardano specificamente il Veneto ”poiche’ e’ l’unica regione in grado di poterli accogliere – sottolinea – grazie al lavoro concertato e puntuale offerto dai due sportelli dedicati al rientro e al loro reinserimento lavorativo e sociale dei nostri emigranti e dei loro discendenti”. ”Ulteriori assegnazioni di lavoratori immigrati potranno essere nel prossimo futuro assegnate al Veneto – annuncia Zanon – partendo da quel diritto di prelazione previsto dalla legge che potra’ essere ottenuto con l’attivazione di sportelli in Romania e in Tunisia dove dopo una formazione mirata fatta in loco saremo in grado di scegliere, individuandoli direttamente, i lavoratori da portare nel Veneto”.


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