Cultura
Immigrati: Viespoli, riflettere su Bossi-Fini non è scandaloso
Lo afferma al 'Mattino' il sottosegretario del Welfare Pasquale Viespoli, sottolineando che ''la sede per simili discussioni è e resta il Consiglio dei ministri"
di Paolo Manzo
Riflettere sulla legge Bossi-Fini ”non e’ certo uno scandalo, a partire pero’ dalla consapevolezza che stiamo parlando di un buon provvedimento”. Lo afferma al ‘Mattino’ il sottosegretario del Welfare Pasquale Viespoli, sottolineando che ”la sede per simili discussioni e’ e resta il Consiglio dei ministri”. E le sentenze della Corte costituzionale relative alla Bossi-Fini, afferma il sottosegretario, rappresentano ”un motivo in piu’ per un approfondimento, a patto che non si finisca per essere condizionati dall’emotivita’ di questi giorni dovuta all’arrivo di altri immigrati sulle nostre coste”. Quanto alle quote, Viespoli risponde che si discute di ”un falso problema, anche perche’ molti dimenticano che dobbiamo garantire la possibilita’ di accesso anche ai cittadini degli Stati che sono entrati a far parte dell’Unione europea. Non e’ una questione di numeri -dice- piuttosto c’e’ la necessita’ di avviarepolitiche per il lavoro che tengano conto dell’effettiva domanda di manodopera grazie all’indispensabile cooperazione tra Stato e regioni, collaborazione che mai come in questo caso sta dando i suoi frutti”.
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