Welfare

Immigrati: peggiora in Italia la loro salute

Nonostante l'obbligatorietà della cura da parte del servizio sanitario nazionale

di Gabriella Meroni

”Malgrado la legge, la salute degli immigrati peggiora soprattutto per la scarsa conoscenza e attuazione delle norme e ogni ulteriore criminalizzazione della mancanza del permesso di soggiorno, della condizione di clandestinita’, allontana sia dalla prevenzione sia dalle cure quella parte di immigrati, e sono migliaia, che hanno piu’ bisogno di assistenza”. E’ quanto ha dichiarato Aldo Morrone, responsabile del servizio di medicina preventiva delle migrazioni dell’ospedale San Gallicano di Roma, anticipando i temi della tavola rotonda sulla sanita’ con la quale domani entrera’ nel vivo il quarto meeting internazionale dell’integrazione. Il Testo Unico del ’98 prevede, infatti, l’assistenza sanitaria anche per i cittadini irregolari e clandestini, o in generale per gli stranieri non iscritti al Ssn, in termini di assistenza ambulatoriale, ospedaliera urgente, ma anche continuativa per malattia e infortunio. La legge, inoltre, assicurati i programmi di medicina preventiva e in particolare la tutela della gravidanza e della maternita’, la tutela dei minori (fino ai 18 anni d’eta’), le vaccinazioni e le misure di profilassi internazionale, nonche’ la profilassi, la diagnosi ma anche la cura delle malattie infettive e la bonifica dei focolai. Le prestazioni sanitarie non devono comportare la denuncia alle autorita’ di pubblica sicurezza, tranne che nei casi di obbligatorieta’ validi anche per i cittadini italiani. Quest’ultimo aspetto consentirebbe di superare uno degli ostacoli piu’ evidenti per l’assistenza agli irregolari: possono infatti usufruire dell’assistenza senza paura di denunciare la propria condizione di irregolarita’.


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