Famiglia

Immigrati: l’Unhcr a Lampedusa

Il 16 marzo scorso la visita era stata negata

di Gabriella Meroni

Un rappresentante dell’ Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) si trova nel centro di permanenza temporanea di Lampedusa per incontrare gli immigrati ancora presenti nella struttura e svolgere un’attivita’ di monitoraggio sulle procedure relative alle domande d’asilo seguite dalle autorita’. Il Viminale, che il 16 marzo aveva negato al funzionario l’autorizzazione all’ingresso per motivi di sicurezza, ha acconsentito alla visita martedi’ scorso. ”L’accesso al centro a sette giorni dalla richiesta – commenta il portavoce in Italia dell’Unhcr Laura Boldrini – ed a struttura semivuota perde sostanzialmente di significato. Tuttavia l’attivita’ di monitoraggio rientra tra le nostre prerogative, motivo per il quale stiamo comunque svolgendo il nostro lavoro”. ”Le modalita’ con cui ci e’ stato riconosciuto l’accesso – continua il portavoce – sono ambigue ed emblematiche di un’altalenante volonta’ di collaborazione da parte delle autorita’ competenti, volonta’ di collaborazione che e’, invece, alla base dell’azione dell’Alto commissariato per i rifugiati”. Dopo i rimpatri degli extracomunitari giunti sull’isola, decisi nei giorni scorse dalle autorita’ italiane, al momento all’interno del centro si trovano 88 immigrati di diverse nazionalita’. Il funzionario dell’Unhcr dovra’ accertare se agli ospiti della struttura siano state date le informazioni necessarie per presentare eventuali domande d’asilo e quali siano stati i criteri di identificazione seguiti. ”Nell’ottica di rilanciare la collaborazione con il Governo – ha concluso Boldrini – ieri abbiamo incontrato il sottosegretario con delega all’asilo, Michele Saponara. Un incontro finalizzato alla ricerca di linee coerenti nella collaborazione che evitino che il nostro lavoro si svolga in modo residuale”.(


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