Volontariato

Immigrati. L’Udc chiede la mediazione di Fini

I centristi del Polo, ai ferri corti con la Lega, chiedono assicurazioni sull'emendamento Tabacci in vista dell'approdo della Bossi-Fini al Senato

di Ettore Colombo

Stamane una riunione del gruppo dell’Udc al Senato ha inviato un messaggio chiaro e indirizzato a tutti gli altri partiti della Casa delle libertà. All’incontro c’erano quasi tutti i leader della coalizione centrista (il Presidente del Ccd Marco Follini, il capogruppo a Palazzo Madama Francesco D’Onofrio e il Ministro per i Rapporti col Parlamento Carlo Giovanardi) per stabilire cosa fare dell’ormai famoso “emendamento Tabacci”, che propone una sanatoria per gli extracomunitari clandestini che già lavorano in Italia e che alla Camera era stato prima presentato dal Biancofiore e poi ritirato quando Palazzo Chigi aveva promesso di trovare una soluzione al problema fuori dal teso della legge sull’immigrazione grazie all’approvazione di un ordine del giorno che ne avrebbe dovuto recepire, nei fatti, la sostanza.
Stamani il gruppo doveva appunto decidere se riproporre tale modifica alla legge anche a Palazzo Madama (come aveva preannunciato di voler comunque fare un senatore del gruppo, Maurizio Eufemi) o se invece era il caso di fidarsi delle rassicurazioni sull’argomento già avute dal governo. Ma si doveva soprattutto stabilire una strategia omogenea nel partito, visto che nei giorni scorsi i propositi minacciosi e irriducibili di Eufemi erano stati sconfessati dal presidente di gruppo D’Onofrio. Alla fine il compromesso (sia interno all’Udc che con gli alleati di maggioranza) è stato di non ripresentare per ora il fatidico emendamento, ma di chiedere subito al vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini un ulteriore conferma dell’impegno già assunto a Montecitorio. In pratica la proposta di sanatoria rimane congelata (ma si capisce che può essere tolta dal frezeer in qualsiasi momento) in attesa che l’esecutivo definisca con precisione lo strumento attraverso cui predisporre una regolarizzazione contestualmente al varo del disegno di legge sull’immigrazione. “E’ esattamente di questo – ha spiegato dopo la riunione D’Onofrio – ciò di cui parlerò con Fini. Noi vogliamo sapere come sarà attuato l’accordo raggiunto alla Camera e come sarà evitato questo pericoloso vuoto normativo. Il Governo, poi, può scegliere lo strumento migliore: si può pensare a un decreto legge, come a uno slittamento dell’entrata in vigore della legge Bossi-Fini. Su questo non ci formalizziamo. L’importante è che sia data risposta alle nostre richieste”. Va comunque sottolineato che il termine per la presentazione degli emendamenti scade venerdì prossimo alle 13. Fino a quel momento, dunque, andrà avanti la trattativa. Poi si vedrà. Della conclusione della riunione si è comunque dichiarato soddisfatto anche Eufemi. ”A questo punto – ha detto – perché a questo punto non c’è più’ un problema di emendamenti dell’Udc o di singoli senatori, ma c’è una questione politica, condivisa da tutti, posta al Governo da una forza della maggioranza. Una questione che è ora oggetto di confronto ai massimi livelli di governo”.

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