Welfare

Immigrati: la sanatoria rischia il rinvio

L'atteso decreto legge per regolarizzare i lavoratori extracomunitari subordinati potrebbe slittare di qualche giorno. Ed essere più restrittivo del previsto

di Benedetta Verrini

La sanatoria dei lavoratori extracomunitari diversi da colf e badanti potrebbe subire un rinvio di qualche giorno. E potrebbe essere molto più restrittiva del previsto. Ne dà notizia il Sole 24Ore di oggi, riferendo che ieri, presso la Presidenza del Consiglio, si è svolta una riunione tecnica per definire il contenuto dell’ormai famoso decreto legge per la regolarizzazione dei lavoratori irregolari diversi da colf e badanti. Il dubbio del governo riguarda la possibilità di predisporre un decreto ad hoc ed esclusivo per la sanatoria dei lavoratori immigrati, oppure inserire all’interno di esso anche tutte le nuove disposizioni per l’emersione dal sommerso dei lavoratori italiani. Il provvedimento dovrebbe essere varato al Consiglio dei ministri di venerdì prossimo, ma con queste riserve se ne profila uno slittamento. Anche se il decreto dovesse subire un rinvio, la regolarizzazione dei lavoratori subordinati senza permesso di soggiorno procederà comunque di pari passo con quella di colf e badanti: è confermato che per i subordinati la dichiarazione di emersione comporta il pagamento di un importo forfettario di 800 euro, somma che deve coprire i contributi per i tre mesi antecedenti l’entrata in vigore del decreto. Sulle categorie di lavoratori subordinati ammessi alla regolarizzazione si prospetta invece una grave restrizione: dalla riunione di ieri è uscita la conferma che si intende far scattare la sanatoria solo per gli extracomunitari con contratto di lavoro indeterminato. Sulla questione è intervenuto il vicepresidente della Confartigianato di Ancona, Enzo Ciccarelli, secondo cui questa scelta “anziché favorire l’emersione del lavoro nero rischia di penalizzare le imprese regolari e di favorire il sommerso e l’illegalità”.


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