Volontariato
Immigrati: in Lombardia crescono le moldave
Questo e altri dati interessanti sugli ingressi in regione elaborati dall'Ismu
Le cittadinanze di Ucraina, Moldavia ed Ecuador sono quelle in più forte
ascesa nel panorama migratorio italiano. Il numero dei permessi di
soggiorno è infatti aumentato per questi tre paesi rispettivamente del 292,
del 247 e del 173% durante l’anno 2003. Altri due paesi est europei
registrano crescite comprese tra il 95% della Macedonia e l’88% della
Romania, mentre intorno al 60% si collocano le performance positive di Costa
d’Avorio, Bosnia Erzegovina e Albania e appena al di sotto quelle di Ghana e
Marocco.
SEMPRE MAGGIORE IL NUMERO DI IMPIEGHI REGOLARI IN LOMBARDIA
Al 1° luglio 2004 gli immigrati provenienti da paesi a forte pressione
migratioria in possesso di un regolare impiego sul territorio lombardo sono
quantificabili fra le 349 e le 365mila unità. Il loro tasso d’incremento
annuo rilevato nelle ultime tre indagini dell’Osservatorio regionale per
l’integrazione e la multietnicità è nel tempo cresciuto dall’8% del 2002
fino al 28% del 2004; mentre contemporaneamente più contenuta è stata la
crescita per quanto riguarda il totale delle presenze, con aumenti
dell’ordine dell’11, del 12 e del 16%. Per ogni 100 lavoratori regolari al
1° gennaio 2001 ve ne sono 184 a metà anno solare 2004, con un tempo di
raddoppio di tale popolazione – se si mantenesse costante questa velocità di
crescita – stimabile in 4 anni esatti.
I MAGGIORI COLLETTIVI NAZIONALI PER RELIGIONE
Marocco, Egitto, Senegal e Albania – e poi, nell’ordine, Pakistan e
Tunisia – sono in Lombardia i collettivi musulmani più numerosi. I primi tre
stati africani contano al 1° luglio 2004 rispettivamente 80, 34 e 28mila
appartenenze religiose islamiche sul territorio lombardo, mentre l’Albania
si ferma a 26mila e Pakistan e Tunisia a 18mila.
Tra i cristiani, sono nuovamente sei i Paesi che presentano collettivi
superiori alle 10mila unità: la Romania (43mila), le Filippine (34mila), il
Perù (31mila), l’Albania (28mila), l’Ecuador (26mila), l’Ucraina (18mila). I
due gruppi est europei che aprono e chiudono questa graduatoria mostrano una
prevalenza di altre religioni non cattoliche, che invece sono la maggioranza
negli altri colettivi nazionali in emigrazione. L’Albania, inoltre, è al
quarto posto sia per quanto riguarda le prsenze musulmane sia per quanto
riguarda quelle cristiane, con gruppi simili anche in numerosità. Per
concludere, secondo i dati dell’Osservatorio regionale sfiorano solo le
10mila unità i collettivi buddista-cinese e induista-indiano.
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