Welfare
IMMIGRATI. Il Veneto da lavoro a 9 mila extracomunitari
Lo rivela il Rapporto Immigrazione Straniera in Veneto
di Redazione
Su 50 mila salariati agricoli, quasi 9 mila sono extracomunitari, infatti il settore dà lavoro a 7 mila operai agricoli a tempo determinato e a ulteriori 2 mila fissi. È quanto emerge dal Rapporto Immigrazione Straniera in Veneto presentato oggi a Villa Braida a Mogliano Veneto dal direttore di Veneto Lavoro Sergio Rosato e dell’Assessore regionale alle politiche dei flussi migratori, Oscar De Bona. Dallo studio si evince che negli ultimi due anni si è registrato un incremento dei residenti stranieri pari al 15% dovuto sia a trasferimenti dall’estero (92 mila iscrizioni) che a nuovi nati in Italia (circa 8.800). Su una popolazione totale residente in Veneto pari a 4.832.340 gli stranieri sono dunque 404 mila.
La comunità rumena è quella più numerosa concentrandosi nelle province di Verona e Padova, con 76.861 unità (su cento stranieri 19 provengono dalla Romania). Di questi il 12% è impegnato in agricoltura nella raccolta di frutta, verdura e nella vendemmia. Seguono i marocchini che sono 49.653 e un incremento, dal 2002 al 2007, del 62%. Aumentata anche la presenza di albanesi (37.798) di cui circa il 15% impegnato nei campi di tabacco e nella coltivazione di ortaggi.
Dalla Moldova e dall’Ucraina gli ingressi si caratterizzano per collaborazioni domestiche e assistenza famigliare (rispettivamente sono in Veneto 13 mila moldave su un totale 19.407 e 8.544 ucraine su 10.380). Interessante la variazione del flusso ucraino che in cinque anni segna un incremento del 1008%.
Sono 1.365 i bengalesi insediati nel comune di Venezia e nell’area del vicentino compresa tra i comuni di Arzignano, Montecchio Maggiore, Lonigo, Schio e nel Quartier del Piave in provincia di Treviso, in particolare nel comune di Pieve di Soligo. La popolazione indiana trova una precisa collocazione nel territorio vicentino di Arzignano e Lonigo, ma anche a Treviso con 10.725 residenti. Gli indiani sono assunti direttamente dalle aziende zootecniche da latte perchè è proprio nelle stalle che più si apprezza l’innata abilità professionale a favore del benessere animale.
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