Volontariato

Immigrati: i sindacati lanciano azione contro discriminazioni

L'obiettivo è quello di assicurare la parità dei diritti di tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro religione e nazionalità

di Selena Delfino

Promuovere una politica europea sulla migrazione, che favorisca l’integrazione e la parità di trattamento fra le persone e contribuisca alla gestione dei flussi. Questo l’obiettivo dell’azione sindacale contro le discriminazioni razziali e religiose in Europa, rilanciata oggi a Roma da Cgil, Cisl e Uil, in un incontro promosso dalla Ces (Confederazione europea dei sindacati). In Italia, ci sono quasi 3 milioni di cittadini e lavoratori nati in altri Paesi e il loro numero è destinato a toccare 5 milioni entro il 2010. ”Non si puo’ piu’ far finta -si legge in una nota- che sia un problema marginale, quando invece questo processo sta trasformando la nostra economia e ancor di più la nostra società

Per questo, occorre sviluppare azioni sindacali specifiche per assicurare la parità di diritti per tutti i lavoratori, indipendentemente dall’origine etnica e razziale, dalla religione e dalla nazionalità. Alla Ces, in particolare, spetta lo sviluppo e il monitoraggio di politiche a livello europeo promosse dalle istituzioni e dalle parti sociali. Tra l’altro, la Confederazione chiederà l’adozione di criteri comuni per garantire lo status legale ai lavoratori irregolari e di misure per combattere il lavoro nero e lo sfruttamento degli immigrati irregolari.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.