Famiglia
Immigrati: Bossi, dopo Ddl stop a regolarizzazioni
Regolarizzazione per altre categorie di lavoratori extracomunitari? ''Non se ne parla nemmeno'', risponde il ministro delle Riforme, Umberto Bossi
di Paolo Manzo
Regolarizzazione per altre categorie di lavoratori extracomunitari all’indomani dell’approvazione del ddl del governo? ”Non se ne parla nemmeno”, risponde il ministro delle Riforme Umberto Bossi che ieri è stato uno dei protagonisti, insieme a Giovanardi, Maroni e Mantovano, dei protagonisti della ‘pace’ tra Lega e Ccd-Cdu sulla regolarizzazione delle colf.
Bossi si dice soddisfatto dell’intesa raggiunta ieri: ”abbiamo operato nell’interesse delle famiglie”, sottolinea riferendosi all’accordo che limita ad una sola colf straniera per famiglia la possibilità di regolarizzazione, che invece non ha tetti per quel che riguarda quanti svolgono attività di assistenza domiciliare ad anziani, malati, disabili.
Il Ccd-Cdu ricorda come, soprattutto in virtù della legge Tremonti sull’emersione del sommerso, governo e maggioranza potrebbero, dopo il varo della nuova legge sull’immigrazione, trovarsi a dover affrontare la questione dei lavoratori extracomunitari irregolari impiegati in altri settori, come in quello della piccola e media impresa.
”Non siamo favorevoli ad altre regolarizzazioni, e in ogni caso ogni iniziativa deve necessariamente rientrare nei limiti previsti dai flussi di ingresso e dall’alto numero di stranieri iscritti alle liste di collocamento”, dice Bossi.
Dopo un lungo braccio di ferro tra Lega e Ccd-Cdu sulla regolarizzazione delle colf ha vinto Giovanardi o Bossi? ”Non la metterei su questo piano: l’importante è aver operato nell’interesse delle famiglie e nell’ottica della centralità della famiglia, tema prioritario per la Lega”, conclude il ministro.
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