Formazione

Immigrati: 8 su 10 abitano in case sovraffollate

Non basta: il 37% non ha firmato un regolare contratto di locazione

di Gabriella Meroni

Abitazioni sovraffollate, spesso in pessime condizioni, senza contratto e con affitti ”alle stelle”. E’ la condizione abitativa della gran parte degli immigrati presenti in Italia. Il 77% divide poche stanze con altre tre e a volte quattro persone, il 37% non ha firmato un regolare contratto di locazione e, tuttavia, piu’ della meta’ paga canoni di affitto superiori alle 500 mila lire, che salgono ad una media di 900 mila nel centro Italia. E’ quanto emerge da un’indagine condotta dall’istituto di ricerche People Swg per conto del Sunia (sindacato unitario nazionale inquilini e affittuari) e dell’Ancab Legacoop (associazione nazionale cooperative di abitanti), presentata questa mattina a Roma da Rosetta Deluisa, reqponsabile dell’indagine, Luigi Pallotta segretario generale del Sunia e Dante Emilitri presidente Ancab Legacoop. Dalla ricerca emerge quindi che, dopo la ricerca di un lavoro, indicata dal 42% del campione di mille immigrati intervistati, e’ trovare una casa il problema prioritario degli immigrati giunti nel nostro paese: tre intervistati su dieci lo ritengono, infatti, l’ostacolo principale incontrato al loro arrivo in Italia. Quanti riescono a trovare una casa in affitto, vivono, in media con altre tre persone, in condizioni di sovraffollamento talora estremo: quattro o cinque persone in una o due stanze, con un affitto mensile di 700 mila lire, e nel 7% dei casi senza servizi igienici interni all’abitazione. Accanto ai disagi relativi alle inadeguatezze strutturali e alla fatiscenza degli stabili, l’incidenza dell’affitto sul reddito risulta l’aggravante principale della condizione abitativa degli immigrati nel nostro Paese. Il 71% del campione vive in un appartamento in condominio ed ha trovato casa, nel 29% dei casi, direttamente dai privati mentre il 18% leggendo annunci sui giornali. Il 37% e’ senza un contratto di affitto regolare, percentuale che nel sud e isole arriva a sfiorare il 60%. Nonostante le difficolta’, comunque, il 35% considera ”buona” la propria condizione abitativa, contro il 41% che la trova discreta ma con qualche difficolta’. A prescindere dal tipo di difficolta’ incontrate, comunque, solo il 33% le ha denunciate. La grande maggioranza, pari al 61% degli intervistati, infine, dichiara di avere buoni rapporti con i vicini.


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