Famiglia

Immigrate, un permesso di soggiorno contro le violenze

Il Viminale annuncia una direttiva che estende l'articolo 18 del testo unico sull'immigrazione (che regola il soggiorno per motivi di protezione sociale) anche alle donne vittime di violenza

di Redazione

Un permesso di soggiorno per ricominciare a vivere. Il Viminale ha annunciato oggi la volontà di estendee l’applicazione dell’articolo 18 del testo unico sull’immigrazione (soggiorno per motivi di protezione sociale) anche alle immigrate vittime di violenza domestica. Questo permetterebbe a coloro che sono in possesso solo di un permesso di soggiorno per motivi famigliari di ottenere un altro visto che le autorizza a rimanere nel nostro territorio, liberandole però dall’obbligo di rimanere nello stesso domicilio.

Il Viminale è pronto a suggerire questa strada ai Questori con una direttiva sulla quale si sta ancora lavorando, secondo quanto anticipato stamattina a roma dal sottosegretario Marcella Lucidi nel corso di un seminario.

Se finora sono state tutelate le vittime di organizzazioni criminali, la nuova direttiva permetterebbe di proteggere le immigrate da mariti o fratelli violenti cresciuti in contesti culturali che non riconoscono alle donne i diritti concessi dalla nostra Costituzione. Tante di loro sono arrivate con il ricongiungimento, hanno quindi un permesso per motivi familiari che non verrebbe rinnovato se si allontanassero da chi le ha chiamate in Italia. Di qui la scarsità delle denunce e l’idea di incoraggiarle offrendo comunque a queste donne la possibilità di continuare a vivere regolarmente nel nostro Paese. Si tratterebbe insomma di una sorta di salvagente, nell’attesa che si arrivi ad una norma di legge ad hoc.

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