Non profit

Imbarcarsi su Nave Italia opportunità di cambiamento

Aperto fino al 30 novembre il bando 2014 per progetti di educazione, formazione, abilitazione, riabilitazione, inclusione sociale e terapia. Grazie a Fondazione Tender to Nave Italia onlus dal 2007 sono saliti a bordo oltre 3mila passeggeri speciali

di Redazione

Una nave per ricominciare, un periodo a contatto con le leggi del mare e della marineria. Un’esperienza che in questi sei anni ha coinvolto oltre 3mila passeggeri speciali. Sono le persone accolte a bordo del brigantino Nave Italia dal 2007.
A promuovere l’iniziativa la Fondazione Tender to Nave Italia (Ttni), una onlus dedicata al servizio di enti non profit che ha come mission quella di favorire le persone con vari tipi di fragilità, disabilità o disagio.

La Fondazione Ttni è costituita da Yacht Club Italiano e Marina Militare Italiana per promuovere il mare e la navigazione come strumenti di educazione, formazione, abilitazione, riabilitazione sociale e terapia. Beneficiari dell’azione della Fondazione sono associazioni non profit, onlus scuole, ospedali, cooperative sociali, aziende pubbliche e private che promuovano azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie.

«Mettiamo a disposizione di tali enti un brigantino a vela, Nave Italia, capace di ospitare sino a 21 persone oltre l’equipaggio. Ciascun ente può sviluppare un proprio progetto, basato su tecniche esperienziali di aggregazione, comunicazione, autonomia, educazione alle regole, miglioramento dell’autostima, recupero da stress e traumi, recupero sociale di persone con psicopatia ecc, a seconda delle esigenze specifiche dei beneficiari del progetto. È anche possibile l’uso del brigantino per eventi e/o crociere solidali per la raccolta fondi o per sviluppare progetti dedicati ai dipendenti di fondazioni ed aziende» precisa una nota della Fondazione.

Nel 2012 sono stati 158 gli operatori degli enti beneficiari impegnati nei 28 progetti, 12 i volontari, 5 i Project Manager di Ttni, 20 gli uomini di equipaggio della Marina Militare. Tutti hanno lavorato per far riscoprire ai 623 beneficiari forza, desiderio, capacità inespresse. Li hanno trasformati in protagonisti della propria esistenza, non più assistiti ma attori di un cambiamento. Nel corso della stagione 2013 sono stati invece 25 i progetti realizzati a bordo di Nave Italia.

Per la prossima stagione c’è tempo fino al 30 novembre prossimo per partecipare al bando (l’application form è in allegato e online al sito www.naveitalia.org). Ogni progetto proposto viene valutato dal comitato scientifico della Fondazione. Due gli elementi chiave che non possono mancare: il superamento di pregiudizi sull’esclusione sociale e la disabilità; la proposta di idee innovative capaci di fr scoprire in se stessi e negli altri energie fino a quel momento impensabili.
 


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