Welfare

Ilo: sul lavoro persiste la discriminazione

Nuovo rapporto sull'uguaglianza nel mondo dell'occupazione

di Redazione

Nonostante i progressi compiuti, la discriminazione sul lavoro continua a esistere e, addirittura, prende nuove forme. Non solo. Aumenta la preoccupazione per la disuguaglianza nel reddito e nelle opportunita’ di lavoro. E’ quanto emerge da un nuovo rapporto dell’Ufficio Internazionale del Lavoro (Ilo) pubblicato oggi, ‘Uguaglianza nel lavoro: affrontare le sfide’, che fornisce una fotografia a livello mondiale della discriminazione sul lavoro, di progressi e fallimenti compiuti nella battaglia contro forme discriminatorie piu’ tradizionali come quelle fondate sul sesso, la razza o la religione, ma anche contro le nuove forme fondate sull’eta’, l’orientamento sessuale, la sieropositivita’ o lo stato di salute. Persiste il divario uomini-donne in materia di occupazione e retribuzione ed e’ sempre forte, sottolinea l’Ilo, la necessita’ di adottare politiche integrate contro la discriminazione salariale e contro la segregazione di genere, cercando al tempo stesso di conciliare lavoro e famiglia. Per esempio, secondo il rapporto, nei paesi dell’Unione europea si registra una differenza tra donne e uomini molto elevata, pari al 15%, nella media dei redditi orari lordi a tutti i livelli di mercato e in tutti i settori. Se il tasso di partecipazione delle donne alla forza lavoro continua a crescere significativamente (attualmente si attesta al 56,6%), tuttavia i progressi sono stati disomogenei, con l’America del Nord al 71,1%, il 62% nell’Unione europea, l’Asia dell’Est e il Pacifico con il 61,2% e il 32% nel Medio Oriente e Nord Africa.


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