Economia

Illuminazione verde fino alla fine

Il Consorzio si occupa dello smaltimento nel settore illuminotecnico

di Lorenzo Alvaro

Il Consorzio Ecolamp per il Recupero e lo Smaltimento di Apparecchiature di Illuminazione, è stato costituito sin dall’ottobre 2004 dalle principali aziende nazionali ed internazionali del settore illuminotecnico attive in Italia per gestire la raccolta ed il trattamento dei rifiuti derivanti da sorgenti luminose e apparecchi di illuminazione a fine vita.

CHI SONO
Il Consorzio Ecolamp, non ha scopi di lucro e offre alle aziende aderenti e agli altri soggetti interessati, un servizio per la gestione completa di tutte le fasi connesse al ritiro, trasporto, riciclo e smaltimento delle apparecchiature di illuminazione a fine vita su basi eque, trasparenti e non discriminatorie, in una logica di ottimizzazione dei costi e di rispetto per l’ambiente. Tra i propri fondatori Ecolamp annovera le maggiori aziende del settore illuminotecnico, che operano nel mercato italiano come General Electric, Filometallica, Leuci, Osram, Philips e Sylvania, cui si sono aggiunte altre delle più rappresentative imprese del settore. Al consorzio aderiscono oltre 130 produttori di apparecchi di illuminazione e ad oggi Ecolamp rappresenta una quota del mercato delle sorgenti luminose pari ad oltre l’85%.

IL SISTEMA PER LA RACCOLTA
Il Consorzio per questo ha messo a disposizione in modo capillare soluzioni logistiche efficaci ed efficienti per ritirare le apparecchiature di illuminazione dai centri di raccolta ed avviarli al corretto processo di riciclo, promuovendone l’applicazione su vasta scala mediante una comunicazione proattiva. Il sistema messo in atto da Ecolamp trae profitto dallo scambio di esperienze a livello europeo in virtù della stretta collaborazione con la Federazione Europea Costruttori Sorgenti Luminose, ELC. Il modello operativo di ritiro dal centro di raccolta, trasporto e smaltimento delle apparecchiature di illuminazione che ha messo a punto infatti è caratterizzato dal ricorso alle migliori tecnologie disponibili, dall’impiego di aziende in possesso dei necessari requisiti tecnici e normativi, dalla costante ricerca di implementazione basata sui principi di efficacia, efficienza ed economicità.

I RAEE
I Raee infatti, cioè i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, sono entrati da poco nel sistema della raccolta differenziata. Ogni anno vengono immessi nel mercato italiano più di 4 milioni di personal computer, 3 milioni e mezzo di televisori, 135 milioni di sorgenti luminose e così via. Una volta giunti a fine vita, questi rifiuti si differenziano per tipo, volume, peso, fragilità e grado di pericolosità ambientale. All’interno di questo vasto panorama, le sorgenti luminose a scarica costituiscono un caso particolare: prodotti moderni ed innovativi, che fanno risparmiare energia, ma che possono trasformarsi in un potenziale pericolo per l’uomo e l’ambiente, a causa delle sostanze pericolose che contengono, e che vanno di conseguenza correttamente raccolti e trattati in appositi impianti. Infatti poiché al loro interno è presente il mercurio, quando si esauriscono diventano rifiuti pericolosi. Oltre alla tossicità hanno anche la caratteristica della fragilità, essendo costituite per il 90% da vetro. Durante la loro sostituzione è perciò necessario maneggiarle con cura evitandone la rottura. Soprattutto non devono essere gettate nella pattumiera o nel cassonetto e bisogna separarle dai rifiuti solidi urbani affinché vengano avviate al corretto processo di ritiro e riciclo. Per evitare che le eco-lampadine finiscano in discarica la Normativa ha stabilito la predisposizione di appositi centri di raccolta, detti anche isole ecologiche, dove sono ritirati dai Consorzi dei Produttori, come Ecolamp.

I NUMERI DI ECOLAMP
Nell’immediato futuro è inoltre prevista la possibilità per i consumatori di restituire, in rapporto 1 a 1, le vecchie lampade al momento dell’acquisto di quelle nuove presso i punti vendita della distribuzione. Tale opportunità verrà disciplinata dall’entrata in vigore di uno specifico Decreto Ministeriale, attualmente in fase di definizione.
È importante sapere che soltanto le lampade a basso consumo di energia si raccolgono separatamente dagli altri rifiuti, mentre le lampade ad incandescenza e ad alogeni (quindi le lampade contenenti il filamento metallico) e a LED non sono soggette a raccolta differenziata.
In questo panorama complicato e in divenire Ecolamp si pone come punto fermo, duplicando nei primi sei mesi del 2009 il risultato dell’intero anno 2008 raggiungendo i 320 mila kg di lampadine raccolte in tutta Italia: un traguardo molto significativo se si considera che nell’intero anno 2008 il Consorzio aveva raggiunto un totale di 160 mila kg di sorgenti luminose raccolte. Ad oggi infatti Ecolamp fornisce i propri servizi ad oltre 2500 centri di raccolta comunali in tutta Italia e ha provveduto a fornire oltre 6000 contenitori di proprietà del Consorzio da posizionare nelle isole ecologiche per un investimento totale di 1,5 milioni di euro: Ecolamp ha infatti ideato e realizzato dei cassonetti metallici appositi per il conferimento delle sorgenti luminose esaurite.
 


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